La penna degli Altri 22/11/2010 11:12
Quando Ribery votò Totti: «È lui il vero fenomeno»
Rientrato da poco dopo linfortunio alla caviglia, ha giocato in campionato 20 minuti contro il Norimberga e dieci in più contro il Leverkusen. Contro la Roma, nella gara arbitrata dallo spagnolo Alberto Undiano Mallenco, dovrebbe partire dal primo minuto e di fronte dovrebbe trovarsi almeno uno dei tre campioni del mondo di Berlino 2006, dove Ribery giocò 100 minuti, lasciando poi il posto a Trezeguet. Non ci sarà Perrotta, dovrebbero invece esserci De Rossi e Totti, i giocatori che apprezza di più nella Roma, insieme al connazionale Menez.
Che sia un grande fan del Capitano, Ribery lha svelato per la prima volta nellestate del 2007: un anno dopo aver perso la finale Mondiale, lallora talento del Marsiglia fu acquistato dal Bayern Monaco insieme a Luca Toni. Vennero presentati in pompa magna lo stesso giorno e quando fu chiesto al centrocampista francese cosa pensasse del calcio italiano lui rispose così: «So che ci sono giocatori molto forti. Qualche nome? Uno è seduto qui accanto a me, laltro si chiama Francesco Totti, un fenomeno».
I due si sono incontrati una sola volta in carriera, proprio in quella notte di Berlino che Ribery ricorda così: «LItalia ha vinto, quindi complimenti a loro. Ma i rigori sono qualcosa che va al di là della partita, quella ha dimostrato che noi e loro eravamo alla pari». Parole oneste ma piuttosto di circostanza visto che chi conosce il francese racconta come non abbia ancora digerito quella sconfitta. Lo stesso Toni pochi mesi fa ha detto: «Ogni volta che mi diceva qualcosa sugli italiani, io alzavo la maglietta e gli facevo vede il tatuaggio sul braccio con la data della finale. E lui mi mandava a quel paese, in francese, in tedesco e qualche volta pure in italiano». Lex attaccante romanista ha sempre parlato benissimo «dellamico Franck», definendolo «un ragazzo doro». Definizione condivisa da molti altri giocatori, ma in antitesi su quello che le cronache raccontano: non quelle sportive, quanto piuttosto quelle di gossip.
E proprio il gossip, arrivato come un ciclone nella sua vita privata, ha rischiato (e in parte rischia ancora) di comprometterne la carriera: il numero 7 del Bayern Monaco è finito in un giro di escort minorenni e, a fatica, sta cercando di tenerne fuori la famiglia e la squadra, cercando di far parlare di lui solamente per imprese sportive. Non sarà facile, ma la sua classe può dargli sicuramente una mano. Anche Totti, dal canto suo, apprezza molto il talento del francese, con cui potrebbe scambiarsi la maglia, ma non ha certo intenzione di fare sconti. Il Capitano cerca il terzo gol stagionale, magari il primo su azione, e questo è il suo unico pensiero. Il resto è solo contorno.