La penna degli Altri 01/11/2010 10:30

«Prima c’è la Champions!» La promessa di Borriello

Quanti danni E sarebbe una specie di catastrofe. Innanzitutto economica: la società perderebbe circa sette milioni di euro tra quota qualificazione, diritti tv e mancato incasso al botteghino. Una cifra più che ragguardevole per un club un tempo autofinanziato e (giuravano) virtuoso, oggi praticamente alla canna del gas, con bilanci in rosso, stipendi arretrati da pagare, ricapitalizzazioni alle viste. Sarebbe un dramma anche per Ranieri, che senza dovrebbe ruotare gli stessi giocatori — ognuno con i propri capricci, mugugni, voglie, invidie — in una sola competizione, il campionato, peraltro già parzialmente compromesso. Sarebbe un brutto colpo per i calciatori, soprattutto alcuni, già poco entusiasti, forse perderebbero proprio la voglia. E difficilmente la ritroverebbero in Europa League. Sarebbe enormemente triste ritrovarsi il 4 novembre con uno scarpino e mezzo fuori dalla , con l’aggravante di non aver superato il girone più facile ( Bayern, Basilea, Cluj!) della competizione. Servirebbe, a quel punto, una gru per risollevare il morale della squadra e consentirle di affrontare la Lazio con un minimo di serenità. Salto in lungo Viceversa, e qui sta la finezza di Marco Borriello, battere il Basilea darebbe alla Roma una spinta per fare un salto in lungo da finale olimpica: tornerebbe in corsa per la qualificazione agli ottavi, da una posizione privilegiata; farebbe un altro passo verso la fine del tunnel (Burdisso dixit); piomberebbe sull’Olimpico con cuore e gambe improvvisamente più leggeri. Con meno da perdere e più da guadagnare, senza quella paura che ogni tanto le si legge negli occhi, tutte le premesse per rivedere la luce e non ricascarci più. Diventerebbe a quel punto la settimana più bella dell’anno. Anche per , se ricominciasse a segnare proprio con gli svizzeri, se fosse lui l’uomo della qualificazione, se mercoledì tornasse re per una notte, a quel punto domenica pomeriggio potrebbe andarsene serenamente al parco con Cristian, no?