La penna degli Altri 16/11/2010 08:48

Più punti ma meno fame, Roma da decifrare

Pizarro espresse un timore: «Non vorrei che questa stagione finisse come quella di due anni fa con Spalletti, quando arrivammo sesti dopo aver sfiorato lo scudetto». Era già capitato nel 2003 (con Capello) e nel 2005 (con Voeller, Delneri e Conti): due stagioni mediocri dopo due secondi posti. Sospetto legittimo, dunque. E lo stesso Ranieri, dopo la vittoria nel derby, ha raccontato: «Ora posso dire che abbiamo cominciato questo campionato, primapensavamo troppo a quello scorso». Più e meno Davanti a questi tentativi di introspezione psicologica, ci sono i numeri, che illustrano i più e i meno di questa Roma rispetto a quella di un anno fa. Dopo 12 giornate. più punti (19 contro 15) emeno distanza dal vertice (7 punti oggi, 14 ieri). Campionato più abbordabile (il Milan guida con 23 punti, l’Inter comandava con 26). E rosa più ampia e competitiva (Ranieri ha già ruotato 25 giocatori). Ma anche, più infortuni (a Torino mancavano Juan, Pizarro, Perrotta e Taddei). E più gatte da pelare per il tecnico: chi non gioca o viene sostituito mette il broncio, vedi e Borriello. Ranieri giura: «Mai avuto un gruppo così unito». Sarà l’emozione di aver appena ricevuto, insieme alla squadra, tre stipendi arretrati (luglio, agosto e settembre). Un'istante prima che scattasse la penalizzazione. Anche per questo gli ultimi conti, approvati ieri dal Cda (che ha nominato Roberto Venturini supervisore finanziario), sono in picchiata: posizione finanziaria e patrimonio netto negativi.