La penna degli Altri 23/11/2010 08:30
"Nessuno è come Menez"
"Non sono ancora al cento per cento delle mie potenzialità». Si prende una pausa, come a volte gli capita in campo. Ma quando ricomincia a parlare, le sue accelerazioni catalizzano nuovamente lattenzione: «Io come Pastore? Non guardo gli altri, voglio solamente crescere e se posso diventare un altro giocatore lo farò. Oltre a Ranieri e a tutti i compagni, debbo ringraziare in modo particoare Mexes. Ho ventitré anni, non sono un bambino ma sono ancora giovane e devo migliorare in tutto, sia nel calcio che nella vita». Queste ultime settimane giocate ad altissimo livello hanno riacceso su di lui i riflettori della stampa francese (presente anche ieri in modo massiccio a Trigoria). Menez, però, non è stato convocato dal ct Blanc nelle ultime amichevoli giocate dalla nazionale transalpina. Lex allenatore del Bordeaux, infatti, continua a preferirgli Nasri e Gourcouff. Jeremy prova a mascherare la delusione: «E difficile accettare il fatto di non esserci ma vi assicuro che non è il mio primo pensiero. In questo momento sto pensando alla Roma». La fantasia che mette in campo, la si ritrova anche nella vita privata: abbigliamento sgargiante (ieri ad esempio vestiva una maglia nera con al centro una croce fatta di paillettes color argento e oro) cappelli stile hip-hop, scarpe coloratissime e macchine in perfetta sintonia cromatica. Cè chi gli rimprovera, però, di non abbinare questa inventiva che lo accompagna quotidianamente alla concretezza sotto porta: «Non segno molto? Nellultima gara contro lUdinese ho fatto tre tiri e un gol: magari andasse sempre in questo modo». Già, così il cerchio sarebbe sempre perfetto.