La penna degli Altri 13/11/2010 11:11

«Nessuna rivalsa, voglio solo vincere»

E per Claudio Ranieri non sarà neppure la prova di tutte le prove, per capire il reale valore della Roma: « Questo gruppo ha sfiorato per due volte lo scudetto e non può essere una sola partita a determinare chi siamo e che obiettivi abbiamo. È una grande sfida, contro un grande avversario, ma, come diceva Eduardo, gli esami non finiscono mai. Figurarsi nel calcio italiano...».

Prima di Parma-Roma, quando Blanc era ritornato fuori tempo massimo sugli affari di mercato bianconeri, Ranieri si era assai infuriato e per il dirigente francese aveva usato l’epiteto di «signorino». Ieri, invece, alla vigilia dello scontro diretto, ha fatto più il pompiere che l’incendiario, come era giusto che fosse: «Il sentimento che ho sempre è la voglia di vincere, contro la come contro tutti gli avversari. Non sarebbe una grande Roma quella che fa differenza tra una partita e l’altra. Non sento quella rabbia in più, quella voglia in più. Io so solo che devo affrontare una grande squadra. Ormai ne ho vissute tante di partite e quello che mi accompagna è la voglia di vincere sempre. Se poi ci riesco o non ci riesco, questo è un altro discorso. Gli juventini? Saluterò tutti, come sempre».

Mancheranno Juan, Pizarro, Perrotta e naturalmente Taddei. Ci sono almeno due ballottaggi: quello «pesante» tra e Borriello, quello a centrocampo tra Brighi e Greco. Il modulo dovrebbe essere quello che tanto bene ha fatto contro Basilea, Lazio e , cioè il 4-3-1-2, con un trequartista dietro a due attaccanti. Ranieri, come sempre, ha detto di volerci pensare sopra. E non crede che una senza i terzini titolari - squalificato Motta e infortunati De Ceglie e Grygerasia più facile da affrontare. «Salihamidzic, con me, ha fatto più volte il difensore laterale. Non sarà un problema per Delneri».

a 19 punti in classifica e Roma a 18, ma che viene da tre vittorie consecutive in campionato che le hanno fatto risalire la corrente: «Stiamo meglio noi? La sta davanti e noi vogliamo fare di tutto per prenderla e superarla. Dobbiamo trovare le motivazioni dentro di noi e non dobbiamo sbagliare nulla, perché la ha grandi campioni che possono risolvere la partita in ogni momento. Io li conosco bene, quei campioni». Compreso Alessandro Del Piero, che, secondo alcuni juventinologi, non ha avuto un grande feeling con l’allenatore di San Saba: «Il rapporto è stato sereno e tranquillo anche con Del Piero. Io sono molto chiaro fin dall’inizio e c’è sempre stato rispetto. A Torino il rapporto non ce l’ho avuto solo con il direttore di un giornale, ma tre quarti dei redattori di quel giornale stavano con me. Ma non lo dico, altrimenti, magari, subiscono mobbing...».

E giù una risata, per stemperare la vigilia.