La penna degli Altri 21/11/2010 11:56
Menez fa numeri da Totti. La Roma vola al terzo posto
Proprio il francesino è stato un´altra volta decisivo. Lì, dietro le due punte, danza che è un piacere, evita gli avversari con una facilità che ti lascia a bocca aperta, accarezza il pallone. Segna: arrivederci a Benatia e Coda che non fanno niente per fermarlo, tiro a girare sul palo più lontano e Handanovic è battuto. Spettacolo puro. E fa segnare: il pallone per il 2-0 di Borriello è tutto suo, con l´attaccante bravo a resistere alla marcatura di Domizzi. Magari qualche volta pecca troppo di egoismo, quando avrà capito anche questo potrà davvero diventare un giocatore importante: «E´ un diamante che pian piano si va lucidando» il giudizio di Ranieri a fine gara. Il francese invece fa il modesto: «Ho appena 23 anni, devo migliorare ancora in tutto, sto imparando da un campione come Totti».
La sua giocata per l´1-0 ha cambiato la partita. Fino a quel momento l´Udinese aveva fatto qualcosa in più. Julio Sergio due volte deve salvare su conclusioni pericolose di Di Natale e Floro Flores. Dopo, la squadra di Guidolin non ha saputo reagire in modo adeguato: un palo di Sanchez, un´occasione di Floro Flores davanti a Julio Sergio e un gol annullato nel recupero non è molto, così la Roma ha preso il sopravvento. C´è anche il tempo per far entrare Adriano, apparso però sempre imballato: «Abbiamo superato un esame difficilissimo afferma Ranieri in noi è tornata la consapevolezza di essere una squadra forte nonostante le assenze». L´Udinese può recriminare per qualche decisione di Orsato dubbia: un fallo di Juan su Floro Flores in area sull´1-0 e il gol annullato a Denis che invece era in posizione regolare (ci poteva però anche stare l´espulsione a Domizzi quando è stato cacciato Burdisso): «E´ vero, c´era un rigore netto di Juan su Floro Flores e il gol annullato a Denis era buono, ma anche gli arbitri possono sbagliare e io non voglio creare alibi, farei un torto alla mia squadra» taglia corto Guidolin.
Per la Roma adesso c´è il Bayern, per chiudere i discorsi in Champions League. E fare ancora più paura a Milan, Inter e Juventus.