La penna degli Altri 03/11/2010 09:44

L'Europa chiama. Rispondi, Roma

IL MESSAGGERO - 
Nella grigia Svizzera nord-occidentale, la Roma stasera si deve per forza accendere per ritrovare la via verso la qualificazione agli ottavi di . La situazione nel gruppo E, dopo le prime tre partite, vede i giallorossi ultimi, colpa proprio della sconfitta all’Olimpico, netta e umiliante, contro il Basilea, rivale di questa notte fredda e forse già definitiva. Pur ricordandosi che in terra elvetica non è mai riuscita a vincere e che in questa stagione è senza successi esterni su sei tentativi tra campionato e coppe, la Roma non può sbagliare ancora in questa competizione. E’ il giorno della verità. E non solo per la squadra di Ranieri. Oggi scade anche il termine per la presentazione delle offerte non vincolanti per l’acquisto della società. Rosella Sensi, simbolo della proprietà uscente, ha rinunciato al viaggio a Basilea: qui a rappresentarla, la mamma Maria, le zie e la sua Triade, Conti, Montali e Pradè. «Vale come una finale» avverte proprio Montali. E’ come se si rivolgesse all’allenatore e soprattutto ai giocatori abbastanza disorientati sulle voci sul futuro del club che, cosa da non sottovalutare, perderebbe quasi 10 milioni se uscisse già alla prima fase. Ranieri, invece, ha almeno due buoni motivi per cercare parzialmente di rifarsi: proprio al Sankt Jacob Park ha perso per la prima volta in Europa (League) e in assoluto da tecnico giallorosso, il 17 settembre 2009 finì 2 a 0 per la squadra di Fink, e ancora più pesante è stato il 3 a 1 nella partita del 19 ottobre.
«Dovremo stare più attenti, per non ripetere gli errori della gara dell’Olimpico. A casa nostra abbiamo sbagliato troppo, anche se loro hanno fatto tre tiri e tre gol...», sottolinea Ranieri.

«Questa gara è importante per noi e per loro, c’è in palio la qualificazione. Accettiamo il ruolo di favoriti perché negli ultimi anni la Roma è stata ai vertici in Italia e ha fatto bene pure in Europa. Ma in campo, poi, so che avremo le stesse possibilità. Noi comunque siamo qui per vincere: vogliamo continuare l’avventura in ». «Non penso ancora alla Lazio», messaggio nitido e schietto. L’allenatore vuole che la Roma si preoccupi solo dell’impegno di coppa. E lo conferma quando non vuole commentare il turno di a . «Mi interessa solo il Basilea. E Francesco sarà in campo. Per me la partita più importante è sempre la prima: le vittorie e i gol sono l’unica medicina per un gruppo. Ho sempre detto che la condizione atletica va di pari passo con quella mentale. Segnato il primo gol al Lecce, i giocatori si sono sciolti. Lo spirito di gruppo c’è: lo reputo essenziale. Siamo in ripresa. E non sono i moduli a fare la differenza, ma i giocatori. Per questo non mi fossilizzo mai su un assetto. Sabato non ho usato solo il quattro-quattro-due, ho cambiato in corsa».«Metterò in campo la Roma migliore: chi è qui sta bene, purtroppo ho alcuni infortunati cronici che devono convivere con certi problemi. Stavolta si sono fermati tutti insieme. Giocherà Simplicio: un ragazzo d’oro». Qui, in una à che vive di industria chimica, Ranieri non può certo inventarsi formule speciali per la circostanza. A Roma restano cinque titolari e le scelte sembrano obbligate o quasi: Mexes, bloccato nella capitale da un nuovo attacco influenzale (con una forma di allergia) prima della partenza, Pizarro, Taddei, Brighi e Adriano, quest’ultimo sofferente ancora alla caviglia e indeciso se prolungare o meno la sua permanenza in Italia (lo chiama il Santos). La novità, nella quattordicesima gara ufficiale, sarà Simplicio, fin qui mai titolare. Recuperato Cassetti, Totti sarà centravanti, magari nel (da collaudare in attesa della Lazio, per mettersi a specchio nel derby). visto che Borriello andrà in panchina. L’ex milanista ha un leggero affaticamento muscolare alla schiena con risentimento ai glutei (ieri sera solo stretching): al suo posto Menez che torna dall’inizio. Il Basilea, 4 vittorie di fila, vuole battere la Roma per la terza volta in poco più di un anno. L’allenatore tedesco Fink spiega: «Loro sono favoriti, ma noi sappiamo come spuntarla, essendoci già riusciti in due circostanze. Confermo la stessa formazione che ha vinto all’Olimpico». Yapi, il mediano ivoriano, si sbilancia: «Sappiamo che loro non vivono un buon momento e ne vogliamo approfittare».