La penna degli Altri 25/11/2010 09:27
«Le migliori partite della nostra vita» E ora avanti unaltra
Inclassificabile E voi che dite? Quale preferite? A quale siete più legati? Questa dove la inserite, tra le prime cinque, nella top ten? È un esercizio stupido, ogni grande impresa della Roma ha una storia e ogni storia ha regalato unemozione, diversa dalle altre, e ha avuto un significato, unico e irripetibile. Otto anni fa, per dire, surclassare il Barcellona si rivelò una fantastica poi tremenda illusione: si pensò di toccare il cielo con un dito, di conquistare le stelle e i pianeti, di vincere la Champions con lo scudetto sul petto (ricordate lo striscione «Ho preso casa a Glasgow»?), ma qualche giorno dopo si ripiombò nelle stalle, sbattuti a terra dal solito Liverpool. E tre anni e mezzo fa, quando il Lione era una principessa dEuropa, darle quella lezione di calcio fu impertinente comera quella giovane Roma spallettiana ed esplorativo:fin dove si sarebbe spinta quella banda di ragazzacci? La risposta arrivò a Manchester, e fu amarissima. Lanno dopo, il 2008, la Roma ci riprovò. Ecco, ancora oggi è davvero difficile spiegare cosa si provò ad ammutolire il Santiago Bernabeu, o quale sensazione di infinito, di sbarco sulla Luna, scaturì dalla corsa al progresso di Vucinic contro il Chelsea. In quale angolo Stupido, sbagliato, difficile fare classifiche, inserire il Bayern tra il Barcellona e il Chelsea, tra il Real e il Manchester. Per molti, poi, le imprese della Roma in Europa sono di unaltra generazione, quando il calcio era unaltra cosa, ma pure la vita, lOlimpico, Roma, lItalia, le relazioni sociali. Erano gli anni Ottanta, linizio degli Ottanta. Insomma, per molti Roma-Dundee o Roma-Goteborg saranno sempre avanti a tutte. Però ieri se lo chiedevano tutti, dove mettere questultima notte magica, in quale angolino del cuore conservarla. Comunque la si pensi, è stato un evento eccezionale: mai la Roma in 90 aveva rimontato uno svantaggio doppio in una partita europea. E contro unitaliana lultimavolta cera riuscita cinque anni fa, col Messina. Resterà, per tutti, limmagine di un abbraccio collettivo, la simbiosi ritrovata tra squadra e pubblico. Lha raccontata Ranieri: «Noi siamo partiti e la curva Sud ci è venuta dietro. Fantastici».