La penna degli Altri 15/11/2010 09:31
La Nazionale ai piedi di De Rossi
De Rossi si riprende lazzurro giusto un mese dopo che la Nazionale sera presa il suo polpaccio, costringendolo a uno stop di tre settimane, durante le quali la Roma rimediò un pareggio e due sconfitte fra campionato e Champions. Da quando è tornato al suo posto lì nel mezzo - anzi, per la verità qualche metro
più a ridosso della difesa, ma questi sono dettagli - sono arrivate quattro vittorie e un pareggio contro Lecce, Basilea, Lazio, Fiorentina e Juve. Soprattutto, messi alle spalle i problemi fisici, si è rivisto il miglior De Rossi,
quello capace di dare battaglia in mezzo al campo con la stessa forza inarrestabile con cui ha invaso la curva Sud al termine dellultimo derby.
Proprio come cinque anni fa, quando Luciano Spalletti ritagliò per lui il ruolo di regista basso davanti alla difesa giusto allinizio della cavalcata che portò al record di undici vittorie consecutive, anche stavolta Daniele si è adattato al cambio di posizione senza battere ciglio: «A me va bene tutto, mi adatto a giocare ovunque, come ho sempre fatto», ha detto dopo la gara di Torino in cui è stato fra i migliori in campo. Chi è rimasto particolarmente soddisfatto (ed è un eufemismo) del suo rendimento in posizione leggermente più arretrata è Cesare Prandelli, che non ha mai fatto mistero di quanto il vicecapitano (tanto azzurro quanto giallorosso) sia importante per la sua Nazionale. Il ct lo considera un giocatore irrinunciabile, tanto più ora che lo considera il più in forma di tutta la Roma. A Prandelli il De Rossi in versione regista basso piace da impazzire, la considera la posizione che meglio valorizza le qualità del centrocampista. Scontato che lo faccia partire titolare nellamichevole di mercoledì a Klagenfurt contro la Romania, in un centrocampo che potrebbe tornare a colorarsi si giallorosso qualora accanto a lui dovesse giocare Aquilani. Giusto tre anni fa, il 15 novembre 2007, i due condivisero lesordio in Nazionale di Alberto, visto che fu proprio Daniele a cedergli il posto sempre in unamichevole, ma contro la Turchia. Oggi i due si ritrovano in ritiro un anno e mezzo dopo lultima volta. Chissà che il caffè al bar di Coverciano con la meglio gioventù romanista non abbia un commensale in più.