La penna degli Altri 08/11/2010 09:41

L’urlo di Pradè: «Sì!» E De Rossi va in curva

IL DIESSE -Pradè esulta anche da­vanti ai microfoni, dopo essere stato investito da valanghe di abbracci.« E’ una vittoria che può cambiare la nostra stagione- spiega il direttore sportivo -. Forse è uno dei successi più bel­li della mia carriera. Ho chia­mato subito la mia famiglia, perché io vivo per la Roma ed ero molto teso prima della par­tita. Sono contento per Simpli­cio, per Greco che è andato alla grande, per i tifosi, ma soprat­tuttoper il gruppo. Avete visto che tutti sono andati ad abbrac­ciare Adriano in panchina? ». Vero, è successo sul 2- 0. Ora Pradè guarda lontano:« Ci sia­mo, ci davano per finiti e invece abbiamo ancora molto da offri­re. Non ci sono mai state crepe in società, né tra i dirigenti né con l’allenatore. Speriamo che l’esempio dell’anno scorso, con quella falsa partenza, sia di buon auspicio. Siamo uniti e vo­gliamo continuare a risalire tut­ti insieme ». Concetto ripetuto dall’altro dirigente Gian Paolo Montali:« Stiamo scalando di nuovo le posizioni, grazie a un trend positivo. Ma non c’è tempo di festeggiare: nelle prossime tre parti­te ci giochiamo molto. e Mi­lan sono lì con noi, siamo in corsa, pe­rò rimaniamo con i piedi per terra».

GOLIARDIA -E se la Roma chiede prudenza e fatica, i tifosi già vo­lano con la fantasia. All’uscita dall’Olimpico saltano, ballano, si coccolano gli uni con gli altri. Si sono divertiti tanto e non voglio­no smettere. Negli ultimi minu­ti del derby, dopo il rigore di Vu­cinic, la curva ha dato il via agli sfottò:« Vincerete il tricolor »e « Tutti a casa »erano i cori più gettonati della minoranza rumo­rosa, che accompagnava i pas­saggi dei giocatori romanisti con gli irridenti«olè». Ma c’è stato altro: una canzoncina ironica destinata all’aquila Olympia («Il piccione dove sta?»), e un foglio esposto dal Sal­vatore Scaglia davanti alla tri­buna Monte Mario, con la scrit­ta«Oh noooo...»che faceva rife­rimento allo striscione di Lazio-Inter. Un ricordo che ancora in­dignala Roma.