La penna degli Altri 13/11/2010 11:24

Juve e Roma a duello. Tutti i motivi per pensare in grande

È che incontra Alex Del Piero per la quindicesima volta (6 vittorie a 4 per lo juventino, 4 pari), ma nessuno dei due sa ancora se sarà titolare o in panchina. È la sfida che Nicolas Burdisso e Marco Borriello hanno iniziato a giocare quest’estate, quando hanno rifiutato la e scelto la maglia giallorossa. È la gara di due ex in panchina e, se per Delneri il passaggio a Roma fu breve e senza fuoco, la storia di Claudio Ranieri in bianconero è stata più lunga e passionale, nel bene e nel male.

Ranieri, alla vigilia, parla di tutto. Di e Del Piero, così diversi ma uguali «in quella caratteristica dei grandi campioni di rendere facili le cose difficili». Di Aquilani che lui voleva «al Chelsea, quando aveva 16 anni». Di Delneri «che stimo perché le sue squadre giocano bene a calcio». Non parla solo del fantasma dell’a.d. Blanc «perché non ho vendette da prendermi e perché, comunque, questo non è calcio. E io voglio parlare di calcio».

Un’anima candida gli chiede, nella conferenza stampa di Trigoria, se in futuro si vedranno mai , Borriello, Vucinic e Menez tutti insieme. Risposta: «Tutti, tutti? E poi, magari, prendiamo due attaccanti della Primavera e mettiamo dentro pure loro... In rosa non servono valide alternative, ma campioni. Poi giocheranno a turno, a seconda del momento e di chi sta meglio. E bisogna accettarlo».

Con il 4-3-1-2 (Menez trequartista) partiranno titolari due dei tre attaccanti «top»: , Borriello e Vucinic. Ma chi? Inutile chiederlo al mister: «Lo so, ma non lo dico». Restano allora la strada del momento e quella dei numeri. La prima dice che non si lascia fuori chi ha segnato 7 gol in stagione (Borriello) e si fa giocare chi il gol in campionato lo insegue dal 9 maggio scorso (). La seconda calcola il minutaggio prima della terza partita in sette giorni: Borriello 181’ (85’ nel derby e 96’, recuperi inclusi, contro la ); Vucinic 97’, tutti contro la Lazio; , squalificato nel derby, 96’ contro i viola. Se stasera giocano titolari e Vucinic l’equilibrio si ricrea.

La scelta, garantisce Ranieri, non sarà politica: «Non è difficile mandare in panchina. Con lui c’è una corsia preferenziale, nel senso che ci intendiamo molto e subito. Ma questo non cambia le mie scelte per il bene della Roma. Non mi sono mai pentito di averlo mandato in panchina. Soffro di più a lasciare a casa giocatori come Antunes, che in allenamento danno l’anima e che poi non convoco mai». E Delneri? Giocherà con Salihamidzic e Grosso terzini, ritrova Melo e sfoglia la margherita degli attaccanti: «Chi vince questa partita può continuare a viaggiare con una velocità importante e a pensare in grande. Finora il campionato è stato molto equilibrato. È presto per parlare di scudetto, ma sappiamo che ci sono molte squadre che hanno la vittoria nel loro dna».