La penna degli Altri 06/11/2010 12:13

Il Re dei Re non ci sarà. C’è già stato abbondantemente

Che lo sfottò sia un’intrinseca istigazione, una possibile miccia. Come ebbe a dire il buon Reja che riteneva giuste per il Re dei Re dieci giornate di . Che Amarildo Benetti Furino e Nedved gli appaiano in sogno stanotte per spiegargli che cosa è una scorrettezza in campo! Difficile parlare di e delle sue infinite gesta. Difficile soprattutto oggi, alla vigilia di un derby importantissimo e che non lo vedrà tra i protagonisti in campo. Perché ingiustamente radiato dall’incontro più affascinante ed emozionante di tutti. Ed è inutile che qualche scriteriato insista nella linea falsomoralista per cui il deve avere sempre i nervi saldi e abbozzare rispetto al mondo che lo provoca. Dal momento che, come abbiamo visto, anche quando abbozza, come in Roma-Lecce, paga comunque.
 
Dunque non mi interessa star qui a dirvi di quanto mi sia compiaciuto nel vedere la maglietta della salute
con la scritta "vi ho purgato ancora" o di come mi sia messo in ginocchio davanti ai suoi pallonetti da fuori
area per adorarlo come un dio atzeco. Vent’anni di vita insieme o poco meno stretti, sacrificati in cinquemilaquattrocento battute... sarebbe mortificante soprattutto per lui se io pensassi di poterle riempire di cronaca passata. E poi, senza la sua magia, per me non sarà derby. E non mi va di parlare degli scontri che abbiamo alle spalle. I numeri, sostengono gli uomini cattivi, sarebbero a suo sfavore. Non mi tocca. Che faccio? Mi metto qui a ricordare al campione del mondo di questo sport del suo piccolo esordio in trasferta a Brescia? Di quel 28 marzo 1993? O del suo ingresso vero e proprio in squadra pochi giorni prima del Natale di quello stesso anno? Vi faccio vedere la prima doppietta, quattro anni dopo, al Bari?
 
Non c’è nulla di  che voi non sappiate e, chiaramente, nulla che lui non sappia. Quando si parla del miglior giocatore italiano di tutti i tempi, almeno per noi romanisti, e del miglior giocatore italiano
per tutti (2000, 2001, 2003, 2004, 2007) i polpastrelli vanno come da soli sui tasti del pc. Quei 20 gol del 2003-2004 e soprattutto le 26 reti del 2006-07 passando per le 15 realizzazioni della precedente stagione stanno lì, negli annali. Non devo neanche aprire il libro. Neanche un passaggio rapido su internet per richiamare
alla memoria la soddisfazione della classifica capocannonieri 2007.
 
Era il mese del carnevale quando Francesco si lasciò alle spalle Chiesa (mostro sacro anch’esso) portandosi a 139 gol e toccando la vetta del miglior realizzatore in attività. Ne è passata di acqua sotto i ponti da allora. Stiamo a 246. Si punta al codino. Si ha nel mirino Roberto Baggio, mica Bruno Giordano, sempre con rispetto parlando. A Francè....facce Tarzan! Tarzan si! Come Nando - Alberto Sordi nella marana. Come dici? Già l’hai fatto? E c’hai ragione c’hai. Scusami. Scusami tanto. Dimenticavo le 5940 giocate utili condite da 1.968 dribbling sull’avversario diretto mentre te ne andavi verso il centro del campo a fornire 127 assist
per gol dei compagni o 1127 rifiniture, o ancora, se vi fa piacere 2216 tiri verso la porta avversaria di cui 886 parati. Il tuo sacro tacco ha colpito in 913 occasioni il cuoio non più cuoio. Più un calcione a Balotelli.
 
Devo metterlo Francè. Tu lo capisci. Domenica non ci sarai. Hai detto che te la vedi a casa. Perchè 48.706 minuti giocati stanno per questa volta fermi lì. E la lancetta non si muoverà. E così vuoi fare anche tu.
Non vuoi muoverti. Ti capisco.