Subito dopo l’episodio, la società aveva fatto filtrare che avrebbe tollerato al massimo una giornata si squalifica. Ovvero il minimo previsto, perché quando vieni espulso la squalifica per un turno è automatica e non impugnabile. Se invece la mano del giudice fosse stata più pesante, la Roma avrebbe immediatamente fatto ricorso. «Tosel si conferma una persona intelligente. Ha capito la situazione», commentavano ieri a Trigoria. Totti è stato informato a Basilea. Temeva di rischiare grosso, perché ogni episodio che lo riguarda viene sempre amplificato ad arte. Anche il più stupido. Francesco non ha commentato la sentenza. Risponderà come sempre ha fatto nella sua carriera: sul campo. Magari, segnando quel gol che gli consentirebbe di interrompere quella astinenza che dura da Roma-Cagliari, penultima giornata dello scorso campionato. Al Basilea è associato uno dei ricordi più dolci. Al Basilea ha già segnato in altre due occasioni ed è contro il Basilea che il 14 dicembre 2005 ha raggiunto il traguardo delle 50 presenze europee. Stasera, guiderà l’attacco giallorosso. Ranieri lo ha confermato in conferenza stampa: «Francesco ha ancora il dolore alla spalla, ma credo che sarà regolarmente in campo». Alla faccia del dolore. Sarà l’ennesimo sacrificio. Totti lo aveva anticipato a "Radio Radio" e al sito "romanews.eu", poco prima di imbarcarsi allo scalo di Fiumicino: «Non vorrei proprio saltare questa gara contro il Basilea, anche perché quasi sicuramente (Totti viene intervistato prima di conoscere il provvedimento di Tosel, ndr) sarò costretto a non giocare il derby, che per me è una gara molto molto importante e mi provoca tante emozioni». Le stesse che ha fatto provare lui in 17 anni di onorato romanismo ai tifosi. Le stesse che continuerà a far provare ancora per molto, molto tempo.