La penna degli Altri 06/11/2010 12:45
Hernanes cerca il gol-promessa Borriello prova a mettere radici
Qui Hernanes. Profeta profetico? «Diventerò grande con la Lazio e segnerò un gol nel derby » , disse al suo arrivo a Roma. Con quellaria da bravo ragazzo, preoccupato di assecondare il prossimo, sembrava la classica promessa estiva destinata a restare tale. E invece al suo primo derby Hernanes ci arriva da protagonista assoluto di una Lazio incredibilmente capolista. Un primato che è anche e soprattutto figlio della ventata di classe e spensieratezza che il brasiliano ha portato nella squadra di Reja. «È ancora solo al 50% delle sue potenzialità», assicurano i compagni di squadra e Reja. Se così fosse davvero, allora questa Lazio potrebbe seriamente cominciare a coltivare sogni ambiziosi. Il derby è la partita giusta per aumentare la percentuale del proprio rendimento. «Appena sono arrivato a Roma ho capito quanto debba essere straordinaria latmosfera che circonda questa partita. Anche in Brasile i derby sono molto sentiti, ma quello di Roma deve essere qualcosa di pazzesco. Non vedo lora di viverlo. Sin dai primi giorni che sono a Romai tifosi non fanno altro che chiedermi di segnare al derby. Devo assolutamente accontentarli». Hernanes si è già perfettamente calato nella vita romana. Ha scelto casa non lontano dal centro (collina Fleming) e, appena può, insieme con la moglie e i figlioletti, fa il turista tra i monumenti e i tipici luoghi di ritrovo della capitale. Un brasiliano già molto romanizzato, insomma. E, in quanto tale, smanioso di lasciare una traccia nel suo primo derby.
Qui Borriello. Cinque gol, tre in campionato e due in Champions: bastano i numeri a confermare limportanza dellarrivo dellattaccante napoletano. Borriello è stato costretto ieri a chiudere in anticipo lallenamento per una botta al ginocchio, maradio Trigoria fa sapere che la situazione è sotto controllo. Lingresso di Marco ha terremotato la Roma. Ha costretto Totti a tornare a recitare da trequartista dopo 5 stagioni da centravanti, e quando metti in discussione un totem la vita si complica. Borriello ha però fatto finora il suo dovere, scegliendo il profilo giusto: si allena, simpegna e rispetta il ruolo di ultimo arrivato. Solo una volta, ha sollevato una questione: è accaduto a Napoli, la sua casa, quando è stato sostituito. «Lho visto stanco», la spiegazione di Ranieri. «Stavo benissimo», la precisazione di Borriello. «I giocatori non si sentono mai stanchi», la controreplica dellallenatore. A parte questo ping pong, tutto regolare. Del resto, non è colpa di Borriello se la Roma a giugno ha arruolato Adriano e lultimo giorno di mercato è stato acquistato Marco perché il brasiliano non era presentabile. E non è colpa di Borriello se Totti, riportato al ruolo di trequartista, è più lontano dalla porta e gli spazi larghi presentano il conto dei 34 anni e degli infortuni. Borriello non ha ancora trovato casa: vive in un bellalbergo, con tanto di campo da golf. Cerca casa allEur, ma anche il centro non gli dispiacerebbe. Sembra un precario, ma non lo è: a suon di gol, può mettere le radici a Roma. Totem o non totem.