La penna degli Altri 04/11/2010 08:33

Greco che eurogol «Lo rivedrò spesso Ricordatevi di me»

Il dribblomane C’è qualcosa di poetico e violento nelle accelerazioni di Jeremy Menez, quelle con cui taglia in due il campo e fa a pezzi il Basilea: parrebbero pennellate, sono squarci. Di luce accecante. Libero di giocare dove gli pare, di danzare tra gli avversari, di carezzare il pallone e spedirlo all’angolino, di spingerlo avanti e rincorrerlo. Di arpionarlo, coccolarlo, maltrattarlo. Libero di dribblare. Senza il minimo rispetto. «Mi piace dribblare per il puro gusto di dribblare e umiliare gli avversari» disse presentandosi al Monaco. «Mi piace vincere così — raccontava ieri —, anche se nel finale abbiamo sofferto troppo. È una vittoria fondamentale, che ci rimette in corsa per gli ottavi e ci consentirà di affrontare il derby con più serenità».

Il ragazzo Impertinente, esplosivo, devastante. Lui parte, e la Roma gli corre dietro. Una banda di ladri: scappano da Basilea col bottino e in un amen hanno varcato il confine. Ora andate a prenderli. Corrono veloce. Corre pure il ragazzo, Leandro Greco, lui forse verso una nuova vita calcistica. «Spero sia soltanto l’inizio...», dice. Era un giovane talento, qualche anno fa, di quelli che sfornano a Trigoria, già pronti a prendersi il mondo. Poi, qualcosa si inceppò, e il ragazzo cominciò a girare l’Italia delle province, dove il calcio è un lavoro normale. E pure lì, tra Verona, Pisa e Piacenza, qualcosa non è andato. Quest’estate, doveva solo ripassarci da Roma, in attesa di un nuovo contrattino da qualche parte. Ma nessuno lo ha voluto e lì, a Trigoria, è rimasto. E ieri sera, qui, è rinato. Anzi, è nato per la prima volta. «Questo gol lo rivedrò tante e tante volte — dice —. Lo dedico a mio figlio Gabriele. Mi auguro sia la prima di tante presenze, lo spero. Sfrutterò qualsiasi occasione, del resto è stato facile inserirsi in questo gruppo: i compagni sono splendidi».

La banda Lo stesso potrebbe dire Fabio Simplicio, ieri all’esordio da titolare e all’esordio assoluto in . «Per me è stato complicato, era tanto che non giocavo una partita intera. Io già penso al derby, anzi sono quattro mesi che mi preparo». C’è ancora il tempo per analizzare questa partita. Riise: «Tanta sofferenza nel finale, ma noi siamo stati bravi a resistere. Ora la qualificazione agli ottavi è di nuovo alla nostra portata». Julio Sergio: «Mi è piaciuto l’atteggiamento della squadra, finalmente siamo stati tutti determinati dall’inizio alla fine. Maè solo il primo passo, dobbiamo continuare a lottare, senza mollare un centimetro». Si ricomincia.