La penna degli Altri 09/11/2010 11:07
«E ora rieccoci qua»
IL TEMPO -
Difficile dire al momento se sarà l'uomo delle rimonte, anche se i precenti vanno tutti in questo senso. Di certo Ranieri a Roma è l'uomo del derby, partita che finora non ha mai sbagliato. Terzo successo in altrettante stracittadine che lo cementano, qualora ce ne fosse stato bisogno, sulla panchina giallorossa. È il paradosso di Roma, una città nella quale solo un paio di settimane fa era partito il toto-allenatore, erano spuntati (nemmeno troppo a caso) i nomi di Lippi prima e Lenoardo poi: ballotaggi su misura portati a spingere lontano l'allenatore in carica e aprire l'ennesima crisi irreversibile (scena purtroppo già vista). Ora, dopo i dieci punti conquistati nelle ultime quattro partite, Ranieri è tornato ad essere l'imperatore giallorosso: intoccabile anche per i tifosi che lo avevano messo, seppur parzialmente, alla gogna. Ha tenuto duro nei momenti difficili alzando i toni e accusando di sentirsi un po' come un «pianista sul quale ci si diverte a sparare». Adesso è passato dall'altra parte del «piano» e viene celebrato anche per quanto fatto e detto nel contorno dell'ennesima stracittadina vinta. Già, perché per una volta Ranieri ha svestito, almeno per qualche breve apparizione, i panni del signore tranquillo e ben educato che indossa abitualmente firmando slogan come «Lazio fuoco di paglia, proviamo a bruciarlo» prima del match e «godiamo come ricci» subito dopo:
proprio mentre il popolo laziale era lì a leccarsi le ferite e recriminare per un arbitraggio «ruvido». Così il giorno dopo Ranieri, con una partita delicata come la sfida casalinga con la Fiorentina ormai alle porte (si gioca domani), prova a godersi questo momento di eurofira facendo però attenzione a non alzare troppo il tiro. «Il gruppo è unito - dice convinto - la forza, la tigna e la determinazione stanno alla base di questa nostra solidità. Un costante e duro lavoro, e la determinazione hanno fatto sì che i risultati inizino a dar ragione a chi è stato sempre sul pezzo: anche in un momento particolare come quello che abbiamo vissuto in avvio di stagione». Quindi il tecnico giallorosso punta al futuro e si rirpedende la «sua» Roma. «Abbiamo gettato alle spalle il miracolo dell'anno scorso e adesso eccoci qua». E non ha mai avuto dubbi sulle qualità di questa Roma Gian Paolo Montali, coordinatore e ottimizzatore delle risorse umane dell'area sportiva giallorossa, secondo il quale «nel derby è stato decisivo il maggior carattere della Roma, una squadra che va in campo per vincere». Così come per il norvegese Riise che inizia addirittura a parlare romano e celebra il suo tecnico. «Daje Roma - urla dal suo blog - domenica abbiamo giocato tutti come leoni. Ranieri ha dimostrato ancora una volta che, indipendentemente dalle critiche ricevute, è riuscito a trasformare questa squadra».