La penna degli Altri 05/11/2010 08:51
«E adesso dateci la Lazio!»
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Il primo a prendere la parola è stato Totti. Il Capitano è in forma non solo sportiva, ma anche dialettica. Tra un autografo e laltro, Francesco ha dispensato battute a raffica. La più bella (anche se non ai livelli di "Chi vince il derby? Loro con un gol di Floccari su rigore...") è in risposta alla domanda: «Come arriverete alla partita?». Lui sorride, guarda il microfono e risponde: «Col pullman». Risate. Totti per tutti. Totti per tutti anche in campo. Quello segnato al Basilea è il numero 246 in carriera, arrivato 176 giorni dopo gli ultimi due, allOlimpico in campionato contro il Cagliari. Chi si aspettava, al momento del rigore segnato, unesultanza "rabbiosa" da parte del Capitano è rimasto deluso: braccio in alto e pollice in bocca, come ormai fa da qualche tempo a questa parte. Poi sorrisi e abbracci coi compagni, gli unici, insieme alla famiglia e agli amici di sempre, a sapere realmente quale sia stato il suo stato danimo in questi giorni in cui è stato vittima dellennesimo tiro al bersaglio. Francesco, come ormai sanno anche i sassi, al derby non ci sarà. Non andrà allOlimpico «soffro troppo», farà il tifo da casa insieme alla moglie e ai figli. A proposito di figli, quello di Vucinic, nato pochi giorni fa, aspetta la dedica e il suo papà lo sa. Ci proverà, così come faranno Borriello - al debutto nella stracittadina - e Menez, un altro dei protagonisti di Basilea. Ieri in Francia i quotidiani sportivi raccontavano la sua «decisa accelerazione» nel corso del primo tempo «necessaria a dare una svolta a una partita che per la Roma si stava rivelando molto difficile».
Jeremy è tranquillo, sa di avere a disposizione domenica una grande occasione e agli amici ha confidato che pagherebbe «di tasca mia per fare un gol in una partita così importante». Limportante era sbloccarsi e al St Jacob Park lha fatto, tanto che Ranieri al fischio finale gli ha fatto i complimenti davanti a tutta la squadra. La Roma è sbarcata a Fiumicino poco dopo mezzogiorno. Soddisfatta Maria Sensi che spiega: «Per ora godiamoci questa giornata, poi penseremo al derby». I giocatori le sfilano accanto, poi salgono sul pullman per andare direttamente a Trigoria dove, allora di pranzo, è in programma lallenamento. In campo si vedono Adriano, Cicinho, Loria, Riise, Guillermo Burdisso, Baptista, Okaka, Mexes, Castellini, Rosi, Simplicio e Perrotta, allesterno del Bernardini ci sono circa una decina di tifosi, applaudono i giocatori, chiedono foto e autografi, li incitano in vista del derby. Poi, verso le 14, tutti lasciano Trigoria. Giocatori e tifosi, anche Ranieri torna a casa. La prima vera seduta in vista del derby ci sarà stamattina alle 10.30. Lora x per iniziare a pensare alla partita che non vale una stagione (quello lo crede chi non è abituare a pensare in grande e che, con 4mila tifosi al seguito, già festeggia) ma che, comunque, significa tanto. Tantissimo. Per chi gioca, per chi tifa, da casa o allo stadio, per chi sogna. Per chi ama. Per la Roma, quindi. «Dateci il derby» allora, il resto si vedrà.