La penna degli Altri 29/11/2010 10:11

Dopo il divieto per Chievo i tifosi scrivono a Platini

Chievo-Roma. Divieto cui sfuggono, e non a caso, solo i possessori della tessera del tifoso. Lo scopo? 

Far sì che il Governo del calcio europeo monitori con attenzione la situazione italiana. «Noi crediamo - si legge in un passaggio - che l’Italia non abbia il diritto di organizzare alcun torneo internazionale fino a che non saremo liberi di andare alle partite di calcio». Nella stessa pagina web viene pubblicato anche un appello a Rosella Sensi. Al presidente della Roma viene chiesto di «far sentire la sua voce su questa vicenda».



A guidare la campagna è il popolarissimo sito asromaultras.org. Il suo webmaster, l’avvocato Lorenzo Contucci, ha creato una sezione dal titolo emblematico: "Chievo-Roma partita a rischio? Ma mi faccia il piacere". Nel testo della missiva, che Contucci suggerisce di stampare e spedire per fax, si legge: «Il Ministro degli Interni (onorevole Maroni, Lega Nord), attraverso l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, sta cercando di evitare che i tifosi che non sono d’accordo con il suo progetto della "tessera del tifoso" (una carta prepagata ricaricabile imposta ai tifosi, non regolata da alcuna legge e assolutamente inutile) possano assistere a partite di calcio, anche se non a rischio. Vendono i biglietti creando discriminazioni territoriali».



Il punto, il motivo della protesta, è proprio questo. Contucci sostiene che Chievo-Roma non sia a

rischio, come invece scrive il Comitato di analisi sulle manifestazioni sportive, il Casms
. Nella lettera a

Platini, viene ricordato come nella passata stagione Chievo-Roma non fece registrare alcun problema di ordine pubblico. Peraltro, nello stesso comunicato il  Casms suggerisce al Prefetto di Milano di non consentire l’acquisto dei tagliandi di Lazio-Inter a chi risiede in Lombardia. La ragione? La stessa di Chievo-

Roma: gara a rischio. Come è possibile, si domandano i tifosi (tutti, non solo quelli giallorossi), se le

curve di Lazio e Inter rappresentano un caso più unico che raro di osmosi sportiva? Della serie: se venerdì

all’Olimpico la Lazio perdesse, i laziali sarebbero contenti per l’Inter.



Il Viminale non difenderà pubblicamente le sue scelte. Ma è chiaro, spiegano fonti autorevoli del Ministero,

che sia per Chievo-Roma sia per Lazio-Inter non si correrà alcun rischio. All’origine dei provvedimenti c’è una strategia precisa. Il Viminale vuole incentivare l’adozione della tessera del tifoso. In pratica, la sta quasi rendendo obbligatoria. Lo è già per l’acquisto dei biglietti del settore ospiti. Con disposizioni come questa, però, la si rende indispensabile sempre. Per ogni trasferta.

IL TESTO DELLA LETTERA

Signor Platini, ancora una volta La avvisiamo di quanto sta accadendo in Italia allo sport che tanto amiamo. Il Ministro degli Interni (onorevole Maroni, Lega Nord), attraverso l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, sta cercando di evitare che i tifosi che non sono d’accordo con il suo progetto della "tessera del tifoso" (una carta prepagata ricaricabile imposta ai tifosi, non regolata da alcuna legge e assolutamente inutile) possano assistere a partite di calcio, anche se NON a rischio. Vendono i biglietti creando discriminazioni territoriali. Chievo/Roma, per esempio, partita assolutamente non a rischio, che ha visto solo la scorsa stagione 20mila tifosi romanisti sulle gradinate senza alcun problema, solo pochi giorni fa è stata individuata come "partita a rischio", cosicché i tifosi della Roma che sono residenti nella Regione Lazio non possono acquistare i biglietti. 

Deve sapere che i tifosi che hanno sottoscritto la "tessera del tifoso" non sono soliti recarsi in trasferta, cosìcché il risultato è che i settori ospiti degli stadi sono sempre vuoti, anche per partite non a rischio.

Stanno indicando come partite a rischio anche match come Parma/Sampdoria, le cui tifoserie sono gemellate da 20 anni, solo perché i loro correttissimi tifosi hanno detto no alla tessera del tifoso.

Se paragona l’affluenza negli stadi con le precedenti stagioni potrà facilmente vedere come gli stadi siano mezzi vuoti e questo è dovuto ai sistemi diabolici che hanno pensato per vendere i biglietti. In molti casi non si può comprare più di un biglietto a persona e, quando lo si può fare, bisogna portare con sé un documento in

originale per ogni persona che vuole acquistarlo. Lazio/Roma è stata giocata di fronte a una Tribuna Tevere quasi vuota, anche se le relative immagini non sono state mostrate dalla televisione, perché si preferisce escludere i tifosi piuttosto che gestirli con gli usuali sistemi di ordine pubblico.



Stiamo scrivendo questo per suggerire all’UEFA di monitorare con attenzione quanto sta accadendo negli stadi italiani, perché i media nazionali al riguardo tacciono. Noi crediamo che l’Italia non abbia il diritto

di organizzare alcun torneo internazionale fino a che non saremo liberi di andare alle partite di calcio, così come abbiamo fatto dal 1896 fino al 2008. Con i migliori saluti.