La penna degli Altri 12/11/2010 11:04

Daniele: «Gli faccio gli auguri per la sua definitiva consacrazione»

E la cosa a non è certo dispiaciuta. Peccato che le loro strade si siano separate perché con loro due in mezzo al campo, e con Pizarro, la Roma avrebbe avuto il centrocampo più forte d’Europa per tanti e tanti anni. E invece è andata diversamente e domani si affronteranno per la prima volta da avversari. Uno, Alberto, con la voglia di farsi rimpiangere da qualcuno a Trigoria e l’altro, Daniele, con la solita voglia e la solita rabbia, magari con la speranza di mostrare all’Olimpico di Torino la vena che i tifosi romanisti conoscono bene e che non vedono l’ora di ammirare. Perché quando quella vena si gonfia vuol dire che c’è sempre qualcosa da festeggiare. Domenica scorsa, ad esempio, si è gonfiata (e pure parecchio) dopo la vittoria sulla Lazio e l’invasione "al contrario": per la prima volta è stato un giocatore, , ad invadere una curva e non un tifoso ad invadere il campo. Ora Daniele è pronto ad invadere anche l’altro Olimpico, quello di Torino, come ha fatto lo scorso anno. E che qualche anno fa sarebbe potuto diventare il suo stadio e quello di Alberto: nel 2002 Capello aveva avallato il loro passaggio a Torino, e quello di D’Agostino, in cambio di Davids. Franco Sensi bloccò la trattativa, per il bene della Roma e dei calciatori stessi. D’Agostino poi è diventato grande altrove, Daniele è diventato una bandiera qui e Alberto dopo una stagione a Liverpool si sta affermando a Torino. In molti a Roma hanno vissuto il suo passaggio alla come un tradimento, Daniele, che lo conosce bene, no. «Alberto - le sue parole ad inizio stagione - ha avuto tantissimi infortuni che gli hanno ritardato la consacrazione. Se sarà la la squadra a poterlo aiutare in questo percorso che può portarlo alla completa affermazione come calciatore, allora non posso che fargli i migliori auguri». Come fanno gli amici, quelli veri.