BURDISSO, DERBY A RISCHIO - Nonostante i sorrisi, la vittoria restituisce al derby una Roma acciaccata: proprio nei minuti finali allo stadio St. Jakob Park, infatti, un'entrata dura del centrocampista svizzero Stocker ha costretto Nicolas Burdisso a lasciare il campo. Lo staff medico ha applicato immediatamente ghiaccio sulla tibia del difensore argentino, che però alla partenza per Roma, stamattina, avvertiva ancora dolore. Il rischio, è che possa trattarsi di una lieve infrazione al malleolo sinistro: "La caviglia mi si è gonfiata - spiega il centrale imbarcandosi sul volo - mi ha fatto male tutta la notte. Adesso ho dolore alla parte esterna, oggi pomeriggio farò accertamenti". Poi, con l'unico sorriso possibile: "Quella di ieri è la vittoria che ci voleva, era la gara più importante della stagione".

Dalla sfida è uscito malconcio anche Juan. Per lui, un problemino muscolare alla gamba sinistra rimediato nel primo tempo, e che in un primo momento aveva fatto anche pensare alla sostituzione. "Dovrò fare degli accertamenti", ha spiegato il difensore. In ottica derby, decisamente più preoccupanti le condizioni di Burdisso, che difficilmente riuscirà a recuperare. C'è invece ottimismo per il recupero del brasiliano, che dovrebbe essere in campo in coppia con Mexes, pronto al rientro dopo l'asma da stato influenzale. Ancora (inevitabilmente) fuori Pizarro, Taddei e Brighi. Oltre a Totti: "Mi dispiace non esserci - ricorda il capitano - proprio nella gara a cui tengo di più. Un pronostico? Sicuro, vincono loro...". La scaramanzia non è mai troppa.

SPERANZA MENEZ - La smorfia sul volto quando ha lasciato il campo non inganni: al derby non mancherà Menez. Un piccolo taglio all'altezza del tendine, il suo personale souvenir dalla Svizzera. Nulla di serio, decisamente più importante il bagaglio di entusiasmo raccolto in vista di domenica: "Sono pronto per il derby", assicura il francese, protagonista assoluto della gara di Champions. Un gol, la cavalcata di cinquanta metri con assist di tacco a Riise che ha portato Totti sul dischetto per il 2-0, e una serie infinita di pericoli portati alla porta avversaria. Un solo aggettivo possibile: decisivo. "Ma non dite che è stata la partita più bella da quando sono a Roma", chiede Menez, già concentrato sul prossimo, importantissimo ostacolo: "Quella con il Basilea era una gara importante, ma ora pensiamo alla Lazio". Qualcuno, nelle sue progressioni, ha rivisto il Kakà dei tempi del Milan: "No, non credo di assomigliargli. Il mio obiettivo adesso è solo ritrovare la nazionale". Un gol nel derby aiuterebbe non poco.