La penna degli Altri 13/11/2010 10:15

Borriello e i bianconeri incroci sempre difficili

«Io sto bene ed è già tanto. Comunque questa è già una tappa chiave verso lo scudetto» dice che incrocerà in campo l’ex Aquilani. «E lo saluterò, ci mancherebbe». Ma un’ammissione recente di Alberto gli è piaciuta a metà («Da bambino sognavo di giocare con Del Piero»). E abbraccerà Alex. «Noi vecchietti ci siamo sempre» chiarì in Svizzera, il 3 novembre, legando il suo ritorno al gol alla prodezza di Alex contro il Milan.

Nel campionato passato, all’Olimpico torinese, Francesco segnò su rigore. In questo è ancora a digiuno, mentre Borriello è a quota 5 (7 se si conta la ). Marco, però, è l’attaccante che ha giocato più minuti, il doppio degli altri, nelle ultime due partite. Se comincerà il capitano, la Roma di Torino somiglierà a quella di Basilea, del 3 novembre (a parte Mexes per Juan e Brighi per Perrotta). Lì Ranieri virò in corsa e fu rombo. Borriello entrò nel finale e, accanto a , risultò decisivo.

Se toccherà a Marco che ad agosto, come Burdisso, disse no alla , sarà la squadra del derby. L’umore di Vucinic, rimasto in panchina contro la , cancella ogni dubbio. Mirko ha il ghigno allegro del titolare. Come nelle ultime tre gare, Menez dietro alle due punte (su 13 presenze, 11 da titolare) perché «saltando l’uomo crea la superiorità numerica: è fondamentale contro il tatticismo». Il francese è qui pure se la spalla gli fa ancora male. A Roma già ne restano in troppi: Juan, Pizarro, Perrotta, Taddei e Okaka