La penna degli Altri 10/10/2010 10:05

Tutti pazzi per la Roma. Ma al momento a parole

AABAR - Non è mai stato smentito l’interesse per l’As Roma di Aabar, società finanziaria di Abu Dhabi che possiede il 9% di Daimler, di cui è primo socio. Di più: Aabar è anche il maggiore azionista di Unicredit, di cui da giugno detiene il 4,99%. Nei mesi scorsi si era parlato addirittura di incontri segreti tenutisi a Londra tra emissari del fondo arabo e rappresentanti di Rothschild, la banca d’affari che sta cercando un acquirente per l’As Roma. L’interesse di Aabar per il club non è mai stato smentito. Il fondo sarebbe tra i 23 soggetti che riceveranno l’info memorandum stilato da Rothschild.

ANGELINI - Laureato in Farmacia, una passione sfrenata per il bridge e per l’As Roma, Francesco Angelini, 65 anni, presiede l’omonimo gruppo farmaceutico dal 1993. Tachipirina, Moment, Tantum Verde e Amuchina sono alcuni dei marchi più noti prodotti dal suo impero, che nel 2009 ha fatturato 1.221 milioni di euro. Ai suoi ordini lavorano 3.500 dipendenti. L’anno scorso, Angelini dichiarò pubblicamente di essere interessato alla società, cercando però di trattare direttamente con Unicredit. Stando a quanto viene riferito da ambienti finanziari, negli ultimi mesi Angelini avrebbe pensato di scalare l’As Roma assieme alla società di risparmio Clessidra.

ANGELUCCI - Negli ultimi anni, il nome di Giampaolo Angelucci è stato periodicamente accostato all’As

Roma. Romano e romanista, 38 anni, un diploma in scienze umanistiche all’Augustinian Academy di New York, Angelucci è considerato il "re delle cliniche private". Il padre Antonio, deputato del Pdl, fondò negli anni 80 la Tosinvest, la holding di famiglia che controlla anche i quotidiani "Libero" e "Il Riformista". Nei primi approcci con Unicredit, il gruppo ha manifestato l’intenzione di voler offrire 100 milioni per l’As Roma. Una cifra ritenuta, però, non sufficiente dalla banca. «Il fascicolo è sulla scrivania, fatemelo leggere», ha detto recentemente Angelucci junior.

CALTAGIRONE - «Francesco, c’è da aiutare la Roma a rimanere grande». La frase viene riportata da Panorama e si riferisce un presunto dialogo avvenuto tra l’ex numero uno di Capitalia, Cesare Geronzi e Francesco Gaetano Caltagirone, 67 anni, potentissimo costruttore romano, nonché editore del quotidiano "Il Messaggero". Secondo indiscrezioni, Caltagirone sarebbe più interessato alla realizzazione di uno stadio di proprietà dell’As Roma che alla presidenza del club. Per comprare il quale, si sostiene in ambienti finanziari, Caltagirone non avrebbe certo la necessità di formare alcuna cordata. "Forbes" stima la sua fortuna in 1.075 miliardi di euro.

CINA - A rendere attendibile l’indiscrezione, stavolta, è stato il quotidiano che l’ha riportata. Se non fosse stata infatti per l’autorevolezza de "Il Sole 24 Ore", ben difficilmente si sarebbe potuto credere che un non precisato investitore cinese, molto vicino al governo di Pechino, potesse essere stato sul punto di acquistare l’As Roma. Secondo il giornale, Unicredit sarebbe stata contattata dall’ambasciatore cinese a Roma, Sun Yuxi. Il presunto miliardario, di cui si ignora il nome, sarebbe stato disposto persino a rilevare Compagnia Italpetroli, la holding della famiglia Sensi.

CLESSIDRA - Società di gestione del risparmio con sede a Milano, partner del presidente del , il Fondo Clessidra Capital Partners non è mai stato interessato ad acquisire il controllo dell’As

Roma, ma a possedere una partecipazione di minoranza in una cordata che avrebbe come capofila Francesco Angelini. A rivelarlo è stato lo scorso agosto uno dei suoi soci fondatori, Alessandro Grimaldi: «Clessidra è interessata. E non da oggi. Ma all’interno di una cordata. Noi non abbiamo né la struttura

né la capacità né la voglia di prendere in carico una società di calcio». Qualche giorno fa, l’ad Claudio Sposito ha avvisato: «Non ci sono trattative per l’As Roma»

FEDUN - Quando ancora nessuno ne aveva reso noto il nome, in ambienti finanziari legati all’As Roma si vociferava: «Nel dossier di Rothschild compare un finanziere russo proprietario di una squadra di calcio.

Ma è interessato solo a una partecipazione di minoranza nel capitale dell’As Roma». Quel finanziere è Leonid

Fedun, 54 anni, ex insegnante di economia, vicepresidente del colosso petrolifero Lukoil e presidente dello

Spartak Mosca. Il suo patrimonio si aggira sui 3.9 miliardi di euro. Appena pochi giorni fa, tuttavia, è stato lo

stesso Fedun a zittire ogni rumor: «L’As Roma non mi interessa, ho già lo Spartak».

FISHER - È un cavallo di ritorno. Ma a giudicare dai dati di "Forbes", che valuta il suo patrimonio in oltre 700 milioni di euro, anche se di ritorno, sarebbe un cavallo particolarmente gradito per i romanisti. John J. Fisher, magnate a stelle e strisce cui fanno capo i marchi di abbigliamento Gap e Banana Republic, aveva chiesto informazioni sul dossier As Roma già due anni fa. Fisher si sarebbe poi tirato indietro una volta saputo che sul fascicolo era piombato il finanziere George Soros. Questa volta, Fisher sarebbe stato contattato direttamente

da Unicredit.

L.I.A. - Acronimo di Libyan Investment Authority, è il forziere del colonnello Gheddafi. La banca libica detiene

dallo scorso 31 agosto il 2,594% di Unicredit ed è un altro soggetto che fonti finanziarie danno per interessato all’As Roma. Come nel caso del californiano John J. Fisher, anche quello della L.I.A. è un nome che ritorna. Un anno fa, l’ambasciatore libico in Italia, Hafed Gaddur, dovette smentire le voci che volevano la banca pronta a entrare in cordata con Angelini. Fonti Unicredit confermano, adesso, l’intenzione di un non precisato fondo libico di entrare nel capitale As Roma. Senza però, si dice, volerne assumere il controllo.

POLEGATO - Mentre pare stia studiando anche un futuro da parlamentare, a inizio settembre ha annunciato l’intenzione di voler entrare in Formula 1. Ma non nell’As Roma. Mario Moretti Polegato non ha mai voluto commentare le voci secondo cui sarebbe stato disposto a rilevare la società giallorossa. Peccato, perché il patrimonio del 58enne fondatore della Geox è valutato circa 2 miliardi di euro. "Forbes" lo colloca al quattrocentesimo posto tra gli uomini più ricchi del mondo. Ma appena quinto in Italia alle spalle di Giorgio Armani.

MUBADALA - Mubadala Development Company. O più semplicemente Mubadala. È la società di investimenti

del governo di Abu Dhabi. Parliamo di uno tra i soggetti finanziari più potenti al mondo, con partecipazioni ovunque. Solo per restare in Italia, il fondo possiede il 5% della Ferrari ed è partner di Finmeccanica. Il suo amministratore delegato, Khaldoon Khalifa al-Mubarak, 35 anni, è presidente esecutivo del Manchester . Fonti vicine a Rothschild danno per certa la presenza di Mubadala tra i soggetti che hanno manifestato un interesse per il club. A Roma, però, c’è chi ritiene che l’eventuale partecipazione, qualora venga confermata, sarà minoritaria.

RED SOX - La notizia pubblicata nei giorni scorsi dal "Milano Finanza" aveva del clamoroso. Ma non è

mai stata smentita. La New England Sports Ventures (NESV), ovvero la società che controlla la storica franchigia americana di baseball dei Boston Red Sox, aveva sul tavolo anche il dossier sull’As Roma oltre a quello sul Liverpool. La NESV ha poi deciso di acquistare le quote di controllo del club inglese dagli americani Tom Hicks e George Gillett per una cifra di 343 milioni di euro. A convincere gli investitori Usa sarebbe stato il maggior appeal del campionato inglese, ma soprattutto la possibilità di costruire rapidamente un nuovo stadio.

SAWIRIS - Il recente accordo per la fusione della sua Weather Investments con i russi di Vimpel- Com consentirà a Naguib Sawiris e famiglia di mettersi in tasca (si fa per dire) qualcosa come 4.8 miliardi di euro. Che poi è il controvalore del capitale azionario del nuovo colosso delle telecomunicazioni che sarà conferito al magnate egiziano. Liquidi che potrebbero servire a Sawiris per un’altra audace operazione. Quella per comprare l’As Roma. Sposato, quattro figli, il finanziere dovrebbe ricevere nei prossimi giorni da Rothschild l’info memorandum sulla società giallorossa.

TACI - Il suo nome farebbe parte della lista di possibili pretendenti in mano a Rothschild. Ma non è di quelli che lasciano tranquilli i tifosi della Roma. Il problema è che l’imprenditore albanese (possiede la compagnia petrolifera Taçi Oil) Rezart Taci, 39 anni, non è che abbia fatto un ingresso propriamente trionfale nel calcio italiano. Doveva prendere il , un anno fa. Poi si è tirato indietro. Amico di Galliani, fan di Berlusconi, si è già dichiarato pronto a comprare una società. Quella rossonera. «Se Silvio - disse un anno fa - volesse vendere il Milan, io ci sono»