La penna degli Altri 23/10/2010 11:17

Totti-Parma, una storia di gol



Centosessantasette giorni (oggi) senza segnare un gol non rappresenta il digiuno più lungo nella scintillante carriera del capitano romanista: trascurando i periodi di no gol legati ai suoi gravi infortuni, va ricordato che quando ancora era ragazzino rimase all’asciutto per 196 giorni a cavallo tra Bari-Roma 1-2 (31 marzo 1996) e Roma-Milan 3-0 (13 ottobre) e che, più recentemente, non ha bucato il avversario per 182 giorni da Inter-Roma 3-1 (24 marzo 2002) a Roma-Modena 1-2 (22 settembre). Il suo black out attuale, però, fa (grande) notizia perché la squadra senza le sue reti va male.

Non era mai capitato, in passato, che a questo punto non avesse ancora segnato un gol in una partita ufficiale: all’inizio della stagione 2008-09 andò a bersaglio per la prima volta il 26 ottobre 2008 (Udinese-Roma 3-1, ottava di serie A), ma Francesco aveva alle spalle mesi e mesi di inattività per l’operazione al ginocchio. Quel digiuno non conta, non può contare. E’ evidente, comunque, che il dato attuale rappresenta un’anomalia (che ha mille spiegazioni e altrettanti responsabili), dato che ha in archivio 245 reti compelssive con la maglia della Roma. Ma, si sa, più la serie negativa si allunga e più si avvicina il momento della sua conclusione...

smania, ha voglia di tornare a far gol e di riprendere da quota 192 reti in campionato la corsa verso Roberto Baggio, 205 reti, interrottasi a maggio. Al “Tardini”, come detto, è andato in gol il primo maggio scorso, e in precedenza, lo aveva fatto già altre quattro volte, con una doppietta in occasione della sfida del 7 ottobre del 2007. La prima rete del capitano a Parma risale invece al 30 novembre del 1997, con Pierluigi Collina arbitro, Zdenek Zeman sulla panchina della Roma e vittoria giallorossa con il raddoppio (0-2) di Paulo Sergio.



Delle 15 reti segnate al Parma, ne ha rifilate quattro a Buffon, Frey e Bucci, una a Lupatelli, De Lucia (in Coppa Italia) e a Mirante proprio lo scorso primo maggio. Complessivamente, in campionato ha affrontato il Parma venticinque volte con quattordici vittorie (e 4 pareggi), con due successi da sottolineare su tutti, quello del 17 giugno 2001 (Roma-Parma 3-1) che regalò il terzo scudetto alla Roma, e quello del 19 dicembre 2004 (Roma-Parma 5-1) con una doppietta che consentì al capitano di sorpassare Roberto Pruzzo, bloccato a quota 106 gol, in testa alla classifica dei cannonieri della Roma di tutti i tempi.E se c’è , la Roma a Parma (di solito) non perde.

Lo dicono le statistiche, dato che in occasione delle ultime due sconfitte giallorosse, entrambe al “Tardini”, il capitano non c’era. Nel dicembre del 2002 la Roma beccò tre reti, e Francesco non c’era per infortunio; nel maggio del 2005 fu dueauno per i padroni di casa, con Cassano che dopo il gol mostrò una t-shirt dedicata a , “sei sempre il nostro grande capitano”, squalificato dopo la lite con Colonnese contro il Siena.