La penna degli Altri 24/10/2010 19:03
Totti e Vucinic, la Roma è nervosa
La sostituzione di Totti alla fine del primo tempo ha destato stupore. Non che nei primi quarantacinque minuti avesse fatto granché, se si eccetta una punizione da lontano di poco sopra la traversa, ma comunque non sembrava certo il primo destinatario di una sostituzione. A meno che non si fosse fatto male. Ma così non è stato. A confermarlo è lo stesso Daniele Pradè: "Le sostituzioni di Totti e Vucinic sono avvenute per scelta tecnica". Con il silenzio stampa in corso ed essendo avvenuta nell'intervallo, difficile capire che reazione possa aver avuto il giocatore: "Totti è il nostro capitano e ha accettato serenamente la sostituzione. Le cose che accadono negli spogliatoi rimangono negli spogilatoi" ha proseguito Pradè. Lo stesso Totti, salendo sul pullman della squadra, si è lasciato sfuggire un brevissimo commento: "E' stata una scelta tecnica" senza però aggiungere altre parole.
Chi invece la sostituzione non l'ha presa molto bene è Mirko Vucinic. Innanzitutto è strano il minuto del cambio, il 6' del secondo tempo. A quel punto poteva essere tranquillamente fatto uscire durante l'intervallo. E allora ecco che si vede l'attaccante abbandonare il campo, passare dietro le spalle di Ranieri, senza che i due si degnino di uno sguardo, con il montenegrino che scuote la testa, se ne va in panchina e tira un calcione ad un borsone. Pradè, oltre al discorso della scelta tecnica, aggiunge: "Non giocava da un po' di tempo, poteva essere stanco". Peccato che proprio un istante prima era partito in contropiede con uno scatto. Fermato solo da un intervento falloso.
A questo punto il discorso si sposta su Ranieri. Le cui scelte faranno comunque discutere. Perché in un momento in cui la squadra ha qualche problema di gioco togliere questi due giocatori può rappresentare un autogol: "Ribadisco che non abbiamo mai cercato nessuno, che abbiamo la massima fiducia, stima e amicizia in Ranieri. Senza scadenze. Tra noi c'è grande forza" ha detto sempre Pradè. E allora avanti così.