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La penna degli Altri 03/10/2010 12:42

Tentazione Formula 3

Lupi e diavoli Come apparecchierà la tavola il capobranco Ranieri? Avrà impiegato la notte intera a vincere le tentazioni. Non era l’inferno che lo tentava, ma tattiche e moduli. La tentazione quasi irresistibile, come gli occhi della Lupa, era la difesa a tre: Burdisso senior, Juan e addirittura Castellini, più indicato di Cassetti. Tentazione non nuova. Già a febbraio, nell’ultimo -Roma, Ranieri ne fu vinto, conquistato dalla possibilità di specchiarsi nell’avversaria. Stavolta, l’avrebbe allontanata al sopraggiungere dell’alba. Chissà... Squadra particolare, il di Mazzarri. «Difesa a tre, centrocampisti che si inseriscono dovunque e non danno riferimenti. Questo è il guaio», spiega Ranieri. E per questo nasceva la tentazione di difendersi a tre e riempire il centrocampo, avanzando Riise a sinistra e indietreggiando Menez a destra. Una sorta di linea Maginot. Che, almeno nella sua parte centrale, verrà eretta, indipendentemente dal modulo: Brighi, Pizarro, . Senza Perrotta, senza Taddei, con non ancora a pieno regime, non è il massimo della protezione. Come al solito, ci si affiderà al taglia e cuci di Pizarro, sarto su misura avendo la più alta percentuale di passaggi riusciti in tutta la A. Più avanti, in prima linea, tre lupi, tre bocche da fuoco: l’aiutante Menez (con le sue accelerazioni), l’affamato (prima o poi segnerà), la guida Borriello: lui questi «boschi» li conosce bene. Vucinic, il più imprevedibile dei lupi, è dato nelle retrovie. Occhio però, a non darlo per morto. A lui basta uno sguardo, un momento di debolezza. Diavolo tentatore.