La penna degli Altri 14/10/2010 09:37
Serra: «La Tessera del tifoso non avrebbe impedito lo scempio»
Meglio non giocare una partita che provocare degli incidenti gravi». Ma si poteva fare di più in fase di
prevenzione.
Evidentemente lintelligence poteva fare molto di più. Perché si sapeva che questi giovani mascalzoni erano gli stessi che qualche giorno fa avevano impedito il
Gay Pride. Si sapeva che erano intenzionati a venire in Italia per creare questo grosso problema, che potevano essere armati di tutto: di cacciavite, di coltelli, di
pinze. Lattività dei servizi avrebbe potuto informare. Non lo so se lo abbia fatto e se la cosa sia stata sottovalutata. Questo non glielo so dire. Quanto alla gestione
allinterno dello stadio, io lho condivisa. Ricordo che, in occasione di Roma-Manchester, la Polizia era già dentro la curva e difendeva i tifosi della Roma che erano oggetto di attacchi. Lì ci fu tutto il governo inglese che si schierò con i loro connazionali e, purtroppo, io solo a difesa della Polizia e del Questore per lintervento.
Come hanno fatto i tifosi serbi ad entrare dentro lo stadio armati di pinze e non solo?
"Cè stata unattività di prevenzione abbastanza carente. Anche perché già avevano attaccato il pullman della squadra serba. Dividerei le due cose: ottimo tenere sotto controllo allinterno perché non ci sfossero ulteriori incidenti. Ma prima, molto probabilmente, si poteva fare di più".
In questi casi di chi sono le responsabilità?
"Bisognerebbe essere dentro le cose e io in questo momento non ci sono. Perché bisogna capire se si sono avute notizie. Di solito cè la collaborazione con la Polizia della squadra ospite. Bisogna vedere se queste notizie sono arrivate dai nostri servizi, se sono state sottovalutate o se non sono mai arrivate. Certamente una carenza informativa cè stata. Perché altrimenti non posso pensare che sia stata sottovalutata la situazione. Se invece la carenza informativa non cè stata, beh, allora bisognava fare molto di più sotto laspetto preventivo da parte di chi gestiva lordine pubblico".
Quali sono le responsabilità di Maroni?
"Penso che Maroni centri molto poco in tutto questo. Cè una gestione locale, il ministro centra poco.
Ma centra sulla questione della tessera del tifoso. Per quanto rigurarda la tessera del tifoso, io sono totalmente contrario. Lasciamo da parte questa storia dei serbi che credo abbia dei fondamenti politici. Diciamo che è una cosa a parte. Ma avrete notato che allinterno degli stadi avvengono sempre meno incidenti. Gli incidenti, semmai, avvengono fuori dallo stadio. E qui si appalesa subito la prima inconsistenza della tessera del tifoso. Se io vado a comprare un biglietto, già vengo identificato: nome, cognome, indirizzo, chi era mio nonno, chi era mio bisnonno. E allora non solo la tessera diventa un doppione, ma è inutile e rischia di provocare irritazione in quei tifosi più volenti che poi approfittano di questo per contestare. Vedi il caso di Bergamo, dove sono successi incidenti proprio per la tessera del tifoso. Lo ripeto, sono contrario alla tessera, ma secondo me Maroni non centra con quello che è successo ieri, che è una gestione locale. Non sappiamo se sono arrivate le informazioni dalla Serbia, sei i nostri servizi le hanno gestite bene, se cè stata unattività di prevenzione e fino a che punto. Non sappiamo niente".
Cera bisogno di uninformativa per sapere che i tifosi serbi potevano creare problemi?
"Per essere chiari, io ho molte perplessità sulla gestione dellordine pubblico fuori dallo stadio. Molte perplessità. Molte perplessità sulla attività di intelligence che è stata svolta. Detto questo, io non mi sogno neppure di attribuire responsabilità. Perché sono abituato, per il mio vecchio mestiere, a rendermi prima conto esattamente di come stanno le cose. Ho molte perplessità sulla gestione dellattività preventiva, sia essa di informazione, sia essa fatta di controlli agli ingressi. Con altrettanta sincerità le dico che distinguo la
fase allinterno, che secondo me è stata ottima. Anche se la decisione di non giocare è stata presa dallarbitro.
Sì, è stato larbitro a prendere la decisione. Era una partita internazionale. Le forze dellordine dicono: noi teniamo la situazione sotto controllo, non interveniamo. Ma se fossero state le forze dellordine a dire che non si faceva la partita, la cosa avrebbe provocato dei grossi incidenti. Lei ricorderà Roma-Lazio (quello sospeso del 2004, ndr), io allora ero il Prefetto e dissi che la partita doveva andare avanti. Poi ci fu Rosetti che disse che non si sentiva di arbitrare in quelle condizioni".
Per quale motivo, secondo lei, se la decisone le prende larbitro non si creano incidenti?
"Perché larbitro dice io non sono in condizioni psicologiche di arbitrare questa partita. Non si può mica violentare un arbitro che non se la sente. Poi sarà lUefa a dire se è impavido o se non è impavido.
A me non sembra che fosse un pavido. Ma immagini se ci fosse stata una decisione della Polizia. Si sarebbe scatenato linferno. Credo che sia stato giusto così. Di nuovo sulla tessera del tifoso. Non le sembra che abbia avuto leffetto contrario, cioé che abbia unito i tifosi contro le forze dellordine? E esattamente quello che dicevo con lesempio di Bergamo. I violenti si uniscono e trovano uno spunto per prendersela con le forze dellordine. Noi dovremmo cercare di evitare certe cose, anche tenendo a mente le statistiche. Che dicono che dentro gli stadi difficilmente, e comunque molto meno che in passato, avvengono incidenti. E allora lutilità della Tessera? Noi dobbiamo creare un rapporto con le forze dellordine che sia più distensivo possibile".
A proposito di distensione, da qualche mese Francesco Tagliente, che a Firenze ha tentato il dialogo coi tifosi, è il Questore di Roma. Che ne pensa del suo lavoro?
"Mi pare che stia facendo un ottimo lavoro, che stia dando dei risultati positivi. Io tempo fa ebbi la collaborazione da parte del Coni per ristrutturare le Curve. Oggi vediamo che questa situazione sta dando
i suoi frutti. Tagliente sta gestendo lordine pubblico in modo assai professionale".
Per risolvere il problema della violenza negli stadi si deve prendere esempio dallestero?
"Sì, certo. Vede, leggevo proprio ora che alcuni di questi tifosi serbi sono già stati condannati per un anno e poi messi fuori. Dove non arriva la prevenzione, deve poter arrivare la repressione. In Inghilterra
cè un giudice in ogni stadio. Il violento viene preso e portato davanti al magistrato. Che lo assolve o lo condanna a un giorno, a un mese, a un anno di carcere. E quello si fa un giorno, un mese o un anno in carcere. Loro hanno vinto la violenza negli stadi. Se questo non succede, finisce che quel mascalzone di ieri (martedì, ndr) diventa un eroe agli occhi degli altri. Maroni potrebbe rispondere alle sue critiche sulla tessera del tifoso dicendo che, se ci fosse stata la tessera dappertutto, anche in Europa, non sarebbe successo quello che è successo.
Sì, perché lei pensa che quel signore mascherato... (si fa una risata amara, ndr). Pensa che uno che sale sulla vetrata con una pinza rimarrebbe impressionato? Pensa veramente che si preoccuperà molto della tessera del tifoso?"