Tra scambi elevati ma non eccezionali, il club si è nuovamente avvicinato ai massimi del 2010 (1,21 euro a metà settembre), segnando rispetto al minimo dell'anno (0,67 euro del 25 maggio scorso) un rialzo boom del 70%. In un clima ancora molto volatile per le società calcistiche quotate (la Lazio in Borsa è cresciuta oggi del 16%, con una corsa dell'87% da metà settembre) gli investitori hanno guardato anche al lavoro di Rothschild, advisor per la vendita, che sta inviando ai soggetti potenzialmente interessati l'info-memo con tutti i dati necessari per valutare la società. Ed entro la prima decade di novembre attende le prime offerte non vincolanti. Intanto, mentre Unicredit non si esprime sulla vicenda, il collegio arbitrale presieduto da Cesare Ruperto ha rinviato a gennaio l'udienza che avrebbe dovuto emettere la sentenza sul contenzioso tra la banca e Italpetroli, visto che l'accordo non sarebbe stato ancora perfezionato tra le parti. Nei giorni scorsi dalla partita si è tirato fuori pubblicamente Claudio Sposito, che guida il fondo Clessidra, mentre tra i potenziali acquirenti si sono citati i nomi più svariati: da esotiche cordate libico-albanesi con il petroliere Rezart Taci in prima fila, a fondi esteri tra cui quello di Abu Dhabi Aabar, fino dell'imprenditore farmaceutico Francesco Angelini, che da tempo si è detto interessato alla squadra giallorossa, ma un prezzo tutto da concordare.

(ansa)