La penna degli Altri 11/10/2010 11:36

«Saudade» Roma, tradita dai brasiliani



Finora il bilancio della nutrita colonia sudamericana di Trigoria, come quello di quasi tutta la squadra, è decisamente in passivo: un preoccupante minusvalore. Nelle nove gare ufficiali disputate l’allenatore ha voluto dare una chance a tutti fatta eccezione per Doni, retrocesso a ruolo di terzo nonostante gli infortuni del titolare. Proprio Julio Sergio, che era stato uno degli indiscutibili punti di forza nella difesa dell’ultima stagione, anche a causa dei suoi problemi fisici sta faticando a confermarsi come nell’annata miracolosa che portò la squadra a un passo dallo scudetto, togliendo sicurezza a un reparto in cui i fratelli Burdisso si sono avvicendati con Mexes al fianco di Juan, titolare inamovibile, sempre presente tranne la gara con il Cluj. Il problema resta semmai il rendimento del forte centrale brasiliano ex Leverkusen, mai tornato sugli elevati standard raggiunti nel periodo premondiale. Sulla fascia destra un po’ di spazio sta trovando il redivivo Cicinho, che ha giocato più recentemente di quanto non abbia fatto nell’ultimo anno solare. Anche nel suo caso, però, con risultati non proprio esaltanti.



Come Cicinho, sono state meteore Taddei e Simplicio: in due hanno accumulato un minutaggio inferiore ai 90 minuti prima di far perdere le rispettive tracce. Se per Taddei, però, la condizione fisica è stata la discriminante fondamentale, nel flop di Simplicio ha avuto il suo peso soprattutto la scarsa fiducia del tecnico, che gli ha spesso preferito un Pizarro in netto ritardo di condizione e nemmeno una volta l’ha impiegato nel ruolo in cui si era disimpegnato egregiamente nel Palermo, a ridosso degli attaccanti. Noie muscolari e altri equivoci non solo tattici hanno frenato l’inserimento del suo connazionale Adriano, che Ranieri schierava all’ala anche prima dell’arrivo di Borriello.



Il centravanti ha lavorato anche nel weekend per superare i problemi alla caviglia ma già comincia a circolare l’ipotesi di un suo «taglio» a gennaio. L’imperatore e Baptista dovranno sgomitare parecchio per ritagliarsi un posto al sole, soprattutto se, come molti pensano, Ranieri decidesse di tornare all’antica con il .