La penna degli Altri 10/10/2010 10:03
Roma, guarda che show!

Vucinic, Riise e Okaka sono stati protagonisti nelle rispettive partite, un gol a testa per ritrovare il sorriso dei giorni migliori e ripresentarsi a Trigoria carichi al punto giusto per ritirare su la Roma.
SHOW - Vucinic, poi, è andato pure oltre. Dopo aver realizzato il gol partita alla Svizzera, gol che dà concretezza importante al sogno di tutto il Montenegro di partecipare ai prossimi Europei, nove punti in tre partite, rete bellissima come quasi sempre quelle del montenegrino, scambio stretto con un compagno, scucchiata di sinistro da posizione mica facile, Vucinic ha inscenato un altro spogliarello. Come quello che tutti i tifosi romanisti ricordano, finito nellobiettivo di tutti i fotografi in occasione delle rete che realizzò al Cagliari, rete decisiva, allultimo minuto, tre a due per i giallorossi. Sè rispogliato. Sè ritolto i pantaloncini e stavolta, proprio per non farla uguale uguale alla precedente, quei calzoncini se li è messi in testa come il copricapo di un re, come del resto è del suo amato Montenegro. Il nostro augurio è che Vucinic ce ne regali presto un altro, perché non cè due senza tre e non cè niente di meglio che farlo sotto la Curva Sud.
FIDUCIA - Un gol importante è stato anche quello di Riise. Non solo perché ha portato in vantaggio la Norvegia a Cipro, un sinistro in contropiede che a Nicosia si stanno ancora domandando come abbia fatto la rete a non rompersi. Ma anche perché nella precedente convocazione per la sua nazionale, il roscio era stato costretto a fermarsi per un durissimo scontro in allenamento con il suo compagno Ruud, una commozione cerebrale che lo ha costretto a fare lo spettatore per quasi un mese. Questa volta tornerà a Roma con un gol in più che può avergli restituito la totale fiducia in se stesso.
E, infine, anche la rete di Okaka ha avuto il suo peso. Per lUnder di Casiraghi che potrà andare in Bielorussia sapendo di partire con due reti di vantaggio, ma anche per il centravanti giallorosso che proprio alla vigilia aveva gridato la sua voglia di giocare a costo di lasciare la sua Roma.