Clicky

La penna degli Altri 04/10/2010 11:17

Ranieri spaesato Sensi arrabbiata "Classifica shock"

Sulla tangenziale, al passaggio della Roma, tutti salutano facendo il segno del «due». Stessa scena alla stazione Centrale. Insomma, se si pensa che neppure Tagliavento è più un amuleto (17ª designazione, primo k.o.), la crisi Roma è aperta ufficialmente dalle parole di Borriello che, polemico per il cambio, giudica la squadra fra le top d’Europa, aggiungendo che la società ha fatto di tutto e la colpa quindi è soltanto loro (vedi prima).

Difesa & Moduli I numeri stagionali d’altronde parlano chiaro: 5 k.o. in altrettante trasferte, in 4 delle 5 partite fuori casa due reti subite nella ripresa (questione di condizione?), complessivamente 17 gol subiti e 8 realizzati in 9 partite stagionali. Cifre da retrocessione, nonostante il tourbillon di moduli di partenza — a si è visto il quinto stagionale ( 4-1-3-2, , 4-3-1-2, 4-4-2, 3-5-2) — e soprattutto una gestione di cambi da parte di Claudio Ranieri che non ha convinto. A sancirlo d’altronde è stato lo stesso Hamsik, quando a fine gara ha detto: «Nel primo tempo Menez in quella posizione ci dava fastidio, per fortuna poi è uscito». Discorso che porta di peso alla questione della gestione del gruppo.

& Sensi Ormai è chiaro: le critiche di dopo Monaco («Abbiamo fatto catenaccio») e il suo malumore al momento della sostituzione con l’Inter, hanno lasciato un segno nella psicologia di Ranieri, che ieri ha risparmiato al capitano il 4˚ cambio nonostante Francesco si stesse già togliendo la fascia. «L’anno scorso non guardava in faccia nessuno — sussurrano a Trigoria — adesso qualcuno gli ha evocato l’ombra di Lippi e questo lo ha condizionato». Possibile, anche perché questo si sposa con la «corsia privilegiata» sancita per nella conferenza di sabato. Non a caso ieri Rosella Sensi, telefonando ai suoi dirigenti, ha detto arrabbiata come la squadra debba «ritrovarsi e lavorare: avete visto la nostra classifica?». Mercoledì, probabilmente, correrà a Trigoria.

Responsabilità Ranieri spiega tutto così: «Ho rimesso la difesa a tre perché mi mancavano gli esterni e l’anno scorso qui aveva funzionato. Nel primo tempo siamo stati efficaci, ma nella ripresa ci siamo impauriti e allungati. La questione societaria? Niente alibi. I cambi? Menez l’ho tolto perché con Brighi volevo più profondità, invece se Cicinho lo avessi sostituito prima non sarebbe nato il gol del . e Vucinic non mi condizionano su quando metterli o no. sta attraversando un buon periodo. Vucinic si sta riprendendo, lo aspetto, ma l’allenatore deve fare sempre delle scelte. Alcune impopolari, ma sono pagato per farle. Certo, mi preoccupa la difesa. Lo scorso anno eravamo la seconda, ora siamo l’ultima: non è possibile subire tutti questi gol. Ci manca determinazione, ma ci riprenderemo, ne sono convinto». Ci credono anche la cinquantina di tifosi romanisti che alla stazione Termini applaudono la Roma. Ma sembra davvero l’ottimismo della volontà.