La penna degli Altri 03/10/2010 12:20
Ranieri e la sindrome Totti «È il top ma comando io»
Il mister testaccino rivela il suo cuore giallorosso, quello da tifoso vero che viene prima di quello dellallenatore. Totti è Totti, beato chi cha France e avanti così. La sbandata di sor Claudio, però. dura solo un attimo, prima che mister Ranieri rientri nei suoi panni di allenatore in risalita, ma ancora sotto esame nonostante le vittorie contro la capolista Inter e i romeni del Cluj in Champions League. «Totti giocherà domani? Non lo so, devo ancora decidere», spara a sorpresa il tecnico romano, «se una partita lo richiede, lo metto o non lo metto, o lo tolgo. Sono cose che fanno parte di una strategia tattica di un allenatore che prende delle decisioni».
Insomma, lunga vita al Pupone, ma chi comanda sono io. Anche perché, quando le cose vanno male, le critiche vanno tutte al tecnico e mai al campione. Con la pausa di campionato alle porte, però, è impensabile la rinuncia al capitano, ma a volte è salutare tenere tutti sulle spine. I dubbi riguardano invece altri giocatori in vista della sfida contro il Napoli galvanizzato dalla splendida rimonta in Europa League a Bucarest. Il favorito per far coppia con il Pupone è Borriello, anche se lallenatore non chiude la porta a Vucinic. La scelta di Ranieri dovrebbe comunque cadere ancora sullex milanista, che ieri ha ricevuto dallamico partenopeo Paolo Cannavaro un sms scherzoso: «Venite a perdere». Ci sarà anche Menez, alle spalle degli attaccanti o schierato un po più a destra in una specie di 4-4-2. «Jeremy è un giocatore importante», ha spiegato il tecnico giallorosso, «che sta imparando ad avere grinta e continuità, determinazione e praticità».
A centrocampo invece sicuri Brighi e Pizarro con De Rossi, che avrà il compito di seguire quasi a uomo Hamsik (schierato con Lavezzi alle spalle di Cavani). «Sotto laspetto fisico non stiamo soffrendo, lo dimostra il fatto che contro lInter abbiamo segnato a tempo scaduto, vuol dire che fino a quel momento c'eravamo e correvamo», assicura Ranieri, «siamo convalescenti, stiamo facendo passi da gigante. Dobbiamo ancora lavorare per tornare ad essere una squadra di vertice». Passi in avanti ne ha già fatti tanti Lobont, confermato vice di Julio Sergio («mi sta dando ampia sicurezza»), mentre - con Mexes ancora fuori per squalifica (come Perrotta) - coppia centrale obbligata con Juan-Burdisso.
Allenatore-padrone quindi Ranieri, ma tifoso ancora una volta quando si parla del pubblico romanista, a cui è stata vietata la trasferta in Campania. «Lassenza del pubblico è una cosa che incide tantissimo. Non permettere ai tifosi, agli sportivi di venire, non mi piace», confessa lultrà Ranieri, «stanno facendo questa cosa della tessera, benissimo. Però va rivista e migliorata, perché gente che vuole vedere la partita deve venire. Se hanno la tessera, possono venire. Se no che la facciamo a fare sta tessera?». Altro che pretattica.