La penna degli Altri 14/10/2010 10:39
Preziosi jr: «Genoa a Roma senza paura»
Perché la Roma sta attraversando un periodo così difficile?
«Non lo so, ma non me lo aspettavo. Anche in passato la Roma è partita male e si è ritrovata nel corso della stagione. Magari anche questa sarà solo una crisi passeggera » .
Cosa proverà a trovarsi di fronte Borriello che con voi ha vissuto un momento d'oro?
« Lo abbiamo affrontato anche con il Milan e a San Siro ci ha fatto due gol. Con lui ci sentiamo ancora e spero che non ci faccia ancora gol e che almeno... non esulti».
Preoccupato dalla voglia di riscatto di Totti?
« A preoccuparmi è la voglia di riscatto di tutta la Roma che ha dei valori importanti ».
Come ci si sente con la palma estiva di società leader del mercato insieme al Milan?
« La palma di miglior mercato ci viene riconosciuta dagli operatori e fa piacere che il nostro lavoro, in primis quello del presidente, sia apprezzato e riconosciuto, ma questo premio non vuole dire niente. Se investi tanto poi devi anche ottenere i risultati e noi li aspettiamo».
Qual è stato l'acquisto più difficile?
« Quello di Eduardo è stato il più complicato perché la trattativa è stata lunga. Sono stato in Portogallo e abbiamo trattato fino alle 5 di mattina. Alla fine un accordo è arrivato quando laffare sembrava destinato a saltare».
Chi dei nuovi acquisti stupirà?
«Ranocchia».
Quanti gol farà Toni?
« Più di 15. Ha grande entusiasmo, sta bene fisicamente e se continua con questo stato di forma sarà difficile da fermare per qualunque difesa».
E vero che se segna più di 15 gol ha diritto a un premio extra in denaro?
(Ride) «Se ci riesce, dovrà dare lui dei soldi a noi».
Borriello, Milito, Toni: come fa il Genoa a trovare tutti questi bomber?
«I grandi bomber si trovano, basta avere soldi da investire e noi lo abbiamo sempre fatto. A mio padre piacciono gli attaccanti forti e li ha avuti anche al Genoa. Quelli non te li regala nessuno, ma se noi crediamo in un giocatore lo paghiamo e lo prendiamo ».
Amelia, Papastathopoulos e Boateng ceduti al Milan con i rossoneri che si rinforzano grazie a voi: l'avrebbe mai pensato quando è diventato dirigente del Genoa?
«Sono sincero, no. Il Milan è una grande società con la quale questanno abbiamo rapporti più stretti e diversi giovani in compartecipazione. Per il Genoa dare un giocatore al Milan è un fatto di prestigio ».
Prevede fuochi d'artificio rossoblù anche nel mercato di gennaio?
«No, sono abbastanza sicuro che non faremo colpi. Abbiamo già investito tanto e non avremo risorse per farlo ancora».
A giugno quale sarà il futuro di Ranocchia?
« E il giovane più forte che ci sia in Italia e, se non ci fosse stata lUnder 21, sarebbe stato in nazionale maggiore. Se non il prossimo anno, in futuro approderà in una squadra che lotta sempre per il vertice, perché ha già dimostrato quello di cui è capace. LInter lo segue ogni domenica inviando i suoi osservatori e non se lo lascerà scappare, anche se noi non lo venderemo a un prezzo basso».
Quanto è cresciuto il Genoa come società negli ultimi anni?
«In maniera esponenziale. Siamo partiti dalla serie C senza settore giovanile, senza unorganizzazione societaria, senza sponsor e con zero appeal. Cerano solo 15.000 abbonati... Ora il Genoa è una realtà importante».
Quanto è fiero del progetto che porta allo stadio ad ogni partita 1.000 bambini?
« E una cosa molto bella, unidea nata per aiutare i ragazzini dei carruggi, ma non solo, realizzata da unassociazione di volontari. Solitamente vado in panchina, ma lo scorso anno sono stato squalificato per una giornata e ho visto una partita con questi bambini che sono di tutte le razze e di tutte le età. E un bel messaggio per il mondo del calcio. Vogliamo promuoverne anche altri e con altri club stiamo studiando il modo di portare in trasferta alcuni di questi bimbi e di ospitare i bambini delle formazioni che vengono in trasferta al Ferraris. Cresciamo i tifosi di domani educandoli con i valori dello sport » .
Soddisfatto del rendimento del Genoa finora?
« Molto soddisfatto. In relazione ai cambiamenti siamo partiti bene, eccezion fatta per lo scivolone contro il Chievo. A Parma meritavamo di vincere e ci saremmo riusciti se ci fosse stata lespulsione di Zaccardo, idem con la Fiorentina quando Frey ci ha fermato più volte. Le prestazioni sono state incoraggianti, anche se ci manca qualche punto».
Cosa vuol dire che il Genoa ha l'allenatore che dura da più anni in Italia?
«Secondo me è un sinonimo di programmazione, ma testimonia anche che tra noi e Gasperini cè feeling. Genoa è un ambiente dove si deve lavorare con entusiasmo e questo entusiasmo Gasperini lo ha sempre portato, facendo anche giocar bene la squadra. Ha un contratto fino al 2012, ma io dico perché non potrebbe rinnovare?. Da qui a 2012, mai dire mai».
Quanto è importante per il Genoa il settore giovanile?
« Tantissimo e lo abbiamo dimostrato con lo sviluppo e limpulso che gli abbiamo dato. A livello Primavera abbiamo vinto il torneo di Viareggio, la Supercoppa e altri trofei lanciando giocatori come El Shaarawi e Lazarevic, ma abbiamo anche elementi interessanti a metà con il Milan».
Quali sono gli obiettivi stagionali del Genoa?
« I nostri obiettivi sono far bene una partita alla volta. Dal girone di ritorno in poi vedremo quello che succederà».