La penna degli Altri 05/10/2010 11:47

Pizarro: «Totti non si discute»

 
decisa, David Pizarro, alle domande che gli vengono poste al termine dalla manifestazione che l’ha visto premiare, ieri sera, all’Open Colonna, come “Giocatore giallorosso dell’anno”. E a chi gli chiede come sia possibile che una squadra, che tre mesi fa è arrivata ad un passo dallo scudetto e dopo un mercato che avrebbe dovuto renderla più forte, si trovi ora in una situazione così critica, dice: «Difficile spiegarlo, vista i giocatori che abbiamo. Però non ci nascondiamo. Sappiamo che non stiamo facendo bene. Questa sosta – continua il Pek – ci aiuterà a ritrovarci, perché siamo sicuramente un  po’ smarriti sul campo». Le scelte di Ranieri, dal modulo alle sostituzioni, hanno lasciato perplessi tanti, anche tra i tifosi. E’ forse il segno di un stato di possibile “confusione” del tecnico? «Noi dobbiamo certamente aiutarlo di più. Questo è un lavoro che si fa tutti insieme. La qualità c’è per tirarci fuori da questa situazione. Lo abbiamo già fatto in passato, possiamo farlo anche stavolta».



E a chi gli fa notare che al centro dei discorsi di questi giorni c’è spesso un giocatore-simbolo della Roma, come . E’ ancora il valore aggiunto – gli chiedono - di questa squadra o, come sostengono alcuni, sta diventando un peso ingombrante? «
Non lo credo affatto. Lui è un giocatore che ha dato tanto.

Il calcio purtroppo è anche questo: a volte bastano due-tre prestazioni non all’altezza e vieni subito messo in discussione, ma un capitano del genere è assurdo che venga discusso. Lui ci darà una mano, esattamente come faranno tutti gli altri, che ci tireranno fuori da questo momento. E questo lo possiamo dire solo noi. Forte».

Vi aspettavate il cambio di modulo a ? «Questo dovreste chiederlo al mister. Noi, comunque, ci prepariamo al meglio ogni domenica, anche se le cose non stanno andando bene. Pazienza».

In sintesi, se i giocatori ci sono e il capitano non è un problema, cos’è che non va, realmente? «E’ difficile dirlo. I risultati, purtroppo non parlano a nostro favore. E quando sono negativi non ti permettono di nascondere nulla. Ma sono certo che miglioreremo. Ripeto, la rosa è importante e io ci tengo davvero a vincere qua». Lo dice convinto, così come – con altrettanta decisione – nel corso della serata, si è espresso a proposito del premio che gli veniva assegnato. Quando il suo primo pensiero è stato per i trentatré minatori, suoi connazionali, ancora in attesa di essere portati in salvo «Questo trofeo – ha detto Pizarro – lo dedico innanzitutto a loro ».



La serata, che si è tenuta per il secondo anno consecutivo nello splendido roof-garden, trasformato in open space da Antonello Colonna, alle spalle del Palazzo delle Esposizioni, ha ospitato ieri i due premi che annualmente vengono assegnati dai Cavalieri della Roma, l’associazione presieduta da Lino Cascioli e Antonio Calicchia, e hanno quale sponsor la Wind. Il primo, attribuito appunto al “Giocatore giallorosso

dell’anno”, è giunto alla sua sesta edizione (oltre a Pizarro, il riconoscimento è andato finora a Cafu,

Samuel, Tommasi,  e
), mentre il secondo, intitolato a Franco Sensi, è attribuito al giocatore “Bandiera del calcio”. Dopo Eusebio, che lo scorso anno ha aperto la serie, il trofeo è andato stavolta a Bruno Conti, autentico giocatore simbolo della società giallorossa, la cui carriera – come ha sottolineato la signora Fioravanti, madrina della manifestazione – è testimonianza di un attaccamento ai colori che non ha eguali.