La penna degli Altri 28/10/2010 11:16

Pizarro, non ci voleva

Il calciatore è molto preoccupato e ha un’unica speranza legata al fatto che già al suo arrivo a Trigoria, avvertiva fastidio all’altezza del nervo sciatico (come Vucinic che ha preferito non allenarsi). Ieri, prima di lasciare il centro sportivo , si è anche sottoposto ad un test per verificare la sciatalgia ed è risultato positivo. Fosse questo il problema, il cileno tirerebbe un gran sospiro di sollievo: sarebbe sottoposto ad un riposo totale e salterebbe solo la gara contro il Lecce. I timori, però, sono altri. Qualora si trattasse di uno stiramento al bicipite femorale, i tempi di recupero non sarebbero inferiori al mese. Ma c’è anche una terza ipotesi che allarma ancora di più e che a Trigoria non vogliono nemmeno prendere in esame: se il problema al bicipite femorale, rivelatosi durante l’allenamento, fosse stato anticipato dal fastidio al nervo sciatico, questo potrebbe voler dire che si è in presenza di una lesione. E qui i tempi per rivedere Pizarro in campo si allungherebbero di non poco. Ranieri, suo malgrado, dopo aver preso atto solo martedì di dover fare a meno di Taddei per almeno 40 giorni, si trova ora a dover fronteggiare questo nuovo imprevisto.

La tentazione è quella di impiegare che però, almeno sino all’infortunio del cileno, doveva esser convocato per sabato e fatto accomodare in panchina per fargli disputare al massimo uno spezzone di gara nel secondo tempo, giusto per testare le sue condizioni in vista delle partite della prossima settimana contro Basilea e Lazio che potrebbero segnare la stagione giallorossa. Va ricordato, infatti, che Daniele è reduce da un problema al polpaccio che lo ha costretto a rimanere fuori nelle ultime tre partite (non capitava dalla stagione 2005-06). Qualora prevalesse la strada della cautela, per sostituire il Pek – a meno che non si cambi modulo ma anche qui i problemi rimarrebbero – l’identikit ideale è quello di Simplicio. Tra le altre cose, nella prima conferenza stampa rilasciata da Ranieri a luglio, ancor prima della partenza per il ritiro di Riscone di Brunico, a precisa domanda sul ruolo che il brasiliano avrebbe ricoperto nella rosa, il tecnico rispose: «Il ragazzo lo abbiamo preso proprio per avere un vice-Pizarro». Qual miglior occasione per dimostrarlo? Sinora in 8 gare di campionato, Simplicio ha palesato più di qualche difficoltà. E’ subentrato in corsa in tre occasioni (l’ultima proprio domenica scorsa a Parma al posto di ) per un totale di 76 minuti disputati. Per il resto più tribune che panchine. Uno scenario al quale l’ex rosanero era davvero poco abituato avendo disputato dal suo arrivo in Italia (nel 2004-05) una media di quasi 34 gare a stagione. Ora, quella contro il Lecce, potrebbe essere la partita del rilancio. Nel suo ruolo (e non esterno come impiegato negli ultimi minuti al Tardini) e dal primo minuto. Oggi pomeriggio a Trigoria è in programma l’assemblea degli azionisti.