La penna degli Altri 07/10/2010 10:20
Okaka & Kiko al veleno
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Prendiamo Stefano Okaka: ha ormai ventuno anni, un grande avvenire alle spalle e un solo gol in serie A in archivio con la maglia della Roma, la società che lo stipendia e che, al di là dei suoi numeri un po miserelli, fa stare lattaccante di origini nigeriane nel calcio che conta. Nonostante tutto questo, Okaka, attualmente in ritiro con lUnder 21, è insoddisfatto, arrabbiato e scontento al punto di lanciare una sorta di ultimatum alla Roma. «Il mio futuro non lo vedo a Roma. Se avrò la possibilità me ne andrò, non ci sto a rimanere fuori altre due stagioni. Non è facile per un giovane trovare spazio. Se in ritiro fai bene e poi vengono presi altri giocatori...», il suo virgolettato da La Borghesiana. Bene, no?
Federico Macheda ha due anni meno di Okaka, è romano e non ha mai nascosto di essere tifoso della Lazio, società dalla quale è scappato nel 2007 per andare a giocare in Inghilterra con la maglia del Manchester United. Eppure, nonostante origini, ricordi e fede, a Kiko oggi non interessa assolutamente tornare in biancoceleste. Meglio giocare una ventina di minuti al mese allOld Trafford che tornare a casa con prospettive assai diverse. «No, non credo proprio che a gennaio andrò alla Lazio», ha dichiarato ieri, anche lui da La Borghesiana, «io voglio crescere a Manchester e mi fa molto piacere che sir Alex Ferguson mi abbia giudicato incedibile. Se lo dice un tecnico con il carisma e la storia di Ferguson, non posso che esserne felice».
Resta un dato da non sottovalutare: al di là di qualche rumors di mercato, la Lazio non ha mai seriamente pensato di riportare Macheda a casa, magari in prestito. Kiko può starsene tranquillo a Manchester, ma unaltra dichiarazione, meno severa, nei confronti del suo ex club non ci sarebbe stata male.