La penna degli Altri 16/10/2010 12:22

Occhio all'ex

Premonizioni Quel gol del 27 marzo è stato il quinto di Toni con la maglia giallorossa. L’ultimo. Il primo, anzi, i primi due, erano arrivati il 17 gennaio, contro il , il suo club attuale. Una specie di assicurazione sul futuro: risolto il contratto il 16 giugno scorso con il Bayern, e non confermato dalla Roma, Toni è approdato alla corte di e Gasperini.

Ma perché il rapporto Roma-Toni è durato solo sei mesi? Perché la Roma ha lasciato andare Toni, scommettendo su Adriano visto che Borriello è arrivato solo l’ultimo giorno di mercato? Perché è finita? Ci sono molte verità su questa vicenda nel retrobottega di Trigoria. La prima è che Ranieri non fosse convinto al cento per cento della necessità di confermare Toni. La seconda è che secondo l’allenatore, e non solo, Toni si pestava i piedi con . La terza è la spesa: investire molti soldi su un calciatore di 33 anni è stato giudicato controproducente. Opinioni plausibilissime, ma la Roma è maestra nel complicarsi la vita e nel deteriorare i rapporti con chi se ne va.

Nel caso di Toni, c’è stata la caduta di stile di svelare i piani quando anche i sassi sapevano che non sarebbe rimasto. Toni non l’ha presa bene e qualche dirigente, a Trigoria, osserva che il centravanti non abbia tutti i torti ad essere risentito. «La situazione andava gestita meglio». Due giorni fa, Toni ha confessato: «Se segno esulto, perché non dovrei? Ora indosso un’altra maglia». Si può far notte a discutere se l’operazione «via Toni-scommetti su Adriano» sia stata azzeccata. I fatti, per ora, dicono che è stato un errore: Toni ha già segnato 2 gol, Adriano è ai margini della squadra. Oggi potrebbe essere proprio Toni ad affondare una Roma con un bisogno disperato di punti. Per Juan e Burdisso, si annuncia una serata di straordinari.