La penna degli Altri 04/10/2010 12:23
La Roma si snatura, il Napoli di Hamsik ringrazia e vince
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Le scelte di ieri sono indicative: difesa a tre con due esterni di centrocampo puramente difensivi (Cicinho e Riise) e sostituzioni che hanno peggiorato la squadra in campo anziché migliorarla. Hamsik, candido, ha commentato così quella di Menez alla fine del primo tempo: «Ci metteva in difficoltà, nella ripresa è andata meglio». Ancor più simbolico il cambio avvenuto al 22 s.t., con la partita ancora sullo 0-0. Con Vucinic pronto ad entrare in campo, Francesco Totti ha fatto tre passi verso la panchina, sicuro di essere lui il prescelto. Lo dicevano la sua stanca partita e la condizione assai migliore di Borriello, che martedì, in Champions League contro il Cluj, aveva giocato solo 29, segnando per altro un gol stratosferico. Con grande sorpresa, anche del capitano della Roma, sulla lavagna dei cambi cera il numero 22 e non il 10.
Chiare e coraggiose le parole proprio di Borriello a fine gara: «Secondo me erano più stanchi i difensori del Napoli. Avevo la sensazione che, prima o poi, avrei trovato il varco giusto per fare gol. Poi è arrivata la sostituzione, sono rimasto un po meravigliato, ma sono decisioni che vanno accettate, perché c'è un allenatore e dobbiamo rispettare le sue decisioni. Ma non ero stanco. Che devo dire, una bugia? Non ho accusato nessuno, dico come mi sentivo io. Penso che la Roma, a livello di rosa, è una delle squadra più forti dEuropa, siamo ai livelli di Chelsea, Barcellona, Inter e Bayern Monaco. Penso che sia solo colpa nostra se a fine anno non riusciremo ad arrivare a lottare per il campionato e almeno nei quarti di finale di Champions League. La società ha fatto di tutto per allestire una squadra forte, creando una squadra competitiva su tutti i fronti. Abbiamo un tifo che è unico al mondo. Dobbiamo responsabilizzarci di più».
Durante la pausa ci sarà molto da analizzare e la presidentessa Rosella Sensi è furibonda per i risultati ottenuti. Non è certo il momento per discutere il rinnovo del contratto di Ranieri.
Situazione opposta al Napoli. Si temeva che la squadra potesse calare nella ripresa, dopo la rimonta in Europa League da 0-3 a 3-3 contro la Steaua. È successo il contrario. Per fare il salto di qualità definitivo manca ancora la continuità. La vittoria con la Roma è la prima in tre gare al San Paolo. La base tecnica, però, cè e la condizione atletica, se paragonata a quella della Roma, fa pensare a quella di un ciclista professionista contro un amatore. Si può andare lontano.