La penna degli Altri 04/10/2010 11:38
La Roma è ancora piccola «Grave passo indietro»
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Inconcepibili le decisioni di Claudio Ranieri, rinunciatario e confuso fino allinverosimile, che voleva il pareggio come a Monaco e, esattamente come a Monaco, è tornato a casa con due reti al passivo. Sul banco degli imputati torna dunque lallenatore, che tenta di motivare la nuova debaçle.
«La ripresa non è stata allaltezza del nostro primo tempo, che avevamo preparato con attenzione e cura. I contropiede del Napoli ci hanno impaurito, dopo il primo gol abbiamo mollato e gli avversari sono riusciti a prendere il ritmo giusto. Sapevamo di non aver risolto tutti i problemi e di non esser tornati ai livelli dello scorso anno, dobbiamo ancora lavorare tanto e usciremo da questa situazione».
Stesse parole dincoraggiamento, sempre meno convincenti, soprattutto alla luce della nuova ricaduta. Menez che esce al 46, Brighi subentra per proteggere lo 0-0, Vucinic che sostituisce Borriello e non Totti, sempre più immalinconito e involuto. Il tecnico prova a motivarli. «Jeremy non riusciva ad accompagnare la manovra senza venire incontro alla palla, come gli avevo chiesto. Vedevo Marco piuttosto provato e ho scelto Mirko per dare più profondità allazione: anche la scorsa stagione avevo fatto sostituzioni simili ed era andata bene. Forse dovevo cambiare prima lo stanco Cicinho con Rosi: magari avremmo evitato di subire un gol».
Altri inquietanti dubbi solleva la proposizione di uno schieramento con la difesa a tre (niente di meglio rispetto al solito, è stata mantenuta la media di 2 gol subiti a partita, il peggior reparto della serie A) scelta proprio nel giorno in cui mancava Mexes. Dice il tecnico: «Non è possibile essere così disattenti e svagati, una metamorfosi negativa rispetto a pochi mesi fa. Ho pensato alla strategia dellultimo match a Napoli, quando prendemmo bene le misure agli attaccanti partenopei». «Una mossa studiata», laveva definita Gian Paolo Montali prima della partita. Più che studiata, improvvisata al limite dello scaramantico.
Dopo il 2-0 con il Bayern, Francesco Totti parlava di squadra catenacciara. La speranza è che lallenatore riesca a ridarle coraggio. E non abbia paura di osare: «Francesco vive un buon periodo di forma - dice Ranieri - lui non mi condiziona nelle scelte. Quando saranno tutti al top della condizione, in attacco ci sarà una rotazione completa».