La penna degli Altri 05/10/2010 11:17

Identità tattica da ricostruire servirà il sacrificio di tutti

Ranieri ha ragione quando sostiene che que sta ' nuova' Roma ha bisogno di lavorare, ma di lavorare soprattutto al varo di un nuovo progetto di gio co, visto che quello prece dente e il modo di interpre tarlo non funzionano più. L'impressione è la squadra giallorossa si batte per af fermare un'idea del calcio, non avendo più un'idea in testa. L'attesa di una prodezza da parte di uno dei suoi campioni per rimettere la squadra in carreggiata (come è accaduto con l'Inter) potrebbe essere sbagliata e frustrante.

Solo a prezzo di grandi sforzi e di molto coraggio sarà possibile con vincere giocatori abituati ad andare sul velluto ad af frontare gli indispensabili sacrifici per tirarsi fuori dal vortice che li ha ingoia ti in fondo alla classifica. La necessità deve diventa re un pretesto per innovare e la crisi in atto può essere una condizione ideale per cambiare volto e profilo. Ahinoi, verrebbe voglia di aggiungere, purtroppo una nuova veste tattica non si raggiunge così facilmente come si desidera: richiede una lunga applicazione e un chiara disponibilità da parte di tutti, specie da parte dei giocatori di mag giore peso e responsabilità ( compreso), ricordando loro che la passione nel calcio non basta, se non so no più in grado di garantire efficienza e rendimento.

A rafforzare la convinzione che la Roma deve cambiare registro c'è il fatto che il migliore della squadra risulta, da qualche tempo a questa parte il e che anche autentici e storici pilastri della difesa finiscono per andare in fibrillazione, presi d'infilata dagli avversari. Non è sufficiente neppure il ritorno di su standard apprezzabili di rendimento a restituire continuità alla squadra. Se i giallorossi volevano mo strarci le piaghe che li af fliggono, hanno scelto il se condo tempo di , la sciando che i ragazzi di Mazzarri, tutti molto bravi, facessero il resto. Il calcio è cambiato al punto che i grandi campioni devono tutti rassegnarsi a sudarsi la pagnotta se non voglio no essere vinti da giocato ri più modesti di loro. Tra campioni come Hamsik, Lavezzi e Cavani e quelli esibiti dalla Roma non c'è molta distanza in linea d'aria; ma dal punto di vista del rendimento c'è tutta la distanza che passa tra i racconti della nonna e le cronache d'attualità.