La penna degli Altri 08/10/2010 10:27

I misteri della Roma da Taddei a Simplicio

La stagione del brasiliano è tutta qui: due brevi scampoli di partita prima del nuovo infortunio al polpaccio, sempre lo stesso, quello lesionato a Firenze il 26 settembre 2007 che gli costò una convalescenza superiore ai tre mesi.

Taddei è «l’equilibratore del centrocampo», la pedina in grado di consentire alla squadra giallorossa di cambiar pelle anche in corsa. È ormai assente da un mese e mezzo, a dispetto di un bollettino medico che, all’inizio, non lasciava in alcun modo prevedere uno stop così prolungato. Negli ultimi allenamenti, compreso quello di ieri, Taddei sta aumentando i carichi di lavoro, sperando che non ci siano altri guai muscolari da qui alla gara interna in programma tra otto giorni con il .

Se Taddei è stato finora una comparsa, peggio sta andando al suo connazionale Fabio Simplicio, che, a parte i 22 minuti finali della sciagurata gara con il , in cui la Roma passò dal 2-0 al 2-2, ha accumulato solo panchine (5) e tribune (3) nelle 9 partite ufficiali fin qui disputate. «E’ un acconto per Adriano a Gilmar Rinaldi, che cura gli interessi di entrambi»: la madre di tutte le malelingue parla da tempo di Simplicio come un acquisto non particolarmente gradito a Claudio Ranieri, che nella rovente vigilia di quel match parlò per la prima volta di una non meglio precisata e pregressa «lesione muscolare», risalente all’ultimo periodo di Palermo. Il ragazzo, mite e composto, continua a lavorare aspettando il suo turno, ma, nella nutrita lista degli scontenti, il nome dell’ex rosanero è ai primi posti. A gennaio, con la riapertura del mercato, chissà...

C’è poi John Arne Riise. Un mese è trascorso da quel tremendo impatto che, durante un allenamento nel ritiro della sua Norvegia, costò a «Thunderbolt» la commozione cerebrale e il forfeit con Cagliari, Bayern Monaco, e Brescia. Riise ha giocato discretamente contro l’Inter, salvo poi sedere in tribuna contro il Cluj e rientrare (maluccio) a , penalizzato anche dalla decisione di Ranieri di cambiar volto alla difesa. Si può parlare di recupero affrettato? Riise è realmente pronto ed era il caso di farlo tornare adesso in nazionale?

Un discorso a parte merita infine Julio Sergio, che sta riprendendo gli allenamenti differenziati dopo la distrazione del legamento della caviglia destra riportata a Brescia il 22 settembre. Ranieri spera di aver pagato il conto alla malasorte e che basti davvero solo un mese per rivederlo tra i pali.