La penna degli Altri 21/10/2010 10:17
Fiducia a termine
La squadra è a pezzi fisicamente e con la testa non c'è più. Le gambe non reggono mai per novanta minuti, la prima difficoltà diventa un muro insormontabile. Tutto il contrario della grinta mostrata lo scorso anno, vera arma nella rimonta incredibile sull'Inter fino a sfiorare lo scudetto. Quella Roma è sparita. La difesa fa acqua, quando manca Juan diventa un lago, Mexes continua la sua perenne flessione, anche Burdisso, pagato a peso d'oro in estate, si è fatto risucchiare nel vortice. E Riise dall'incidente in Norvegia non è più lo stesso. In attacco segna soltanto Borriello. Totti è in crescita costante, ma il gol è diventato una maledizione, Vucinic e Menez sono scomparsi nel nulla. Come Adriano e De Rossi: gli infortuni sono un altro enorme punto interrogativo di questo inizio di stagione.
Si fermano in troppi, specialmente quando c'è di mezzo la nazionale, e i tempi di recupero sono lunghi e misteriosi. Per esempio, Simplicio che fine ha fatto? Così mancano i ricambi e giocare ogni tre giorni diventa un impegno insostenibile. Il quadro è nero, nerissimo. Ranieri continua a metterci del suo con scelte spesso discutibili. I tifosi si dividono a metà come dimostra il sondaggio lanciato ieri sul sito internet de Il Tempo.: una parte invoca un cambio in panchina, l'altra si fida ancora dell'allenatore, Ranieri non molla. Le prossime partite saranno comunque decisive. Domenica si va a Parma, sabato 30 arriva il Lecce, poi in quattro giorni la trasferta di Basilea, decisiva per il cammino in Champions, e il derby contro la Lazio. Quattro gare della verità. Per la Roma e per Ranieri.