La penna degli Altri 17/10/2010 11:16

«Difficile che qui ti diano un rigore»

Montali In una Roma che ha urlato al campionato di essere viva, continua la farsa del silenzio stampa. Può parlare solo il dirigente Montali: «Il silenzio non fa piacere neppure a noi, ma sono scelte che vanno rispettate. La decisione di continuare a tacere è del presidente Rosella Sensi. Ora servono poche parole e molti fatti. In questa sosta abbiamo lavorato bene. Il risultato è giusto, siamo soddisfatti perché venivamo daun periodo difficile. Ora serve continuità. ? E’ stato straordinario».

Rimpianti L'allenatore Gian Piero Gasperini è fatalista: «Il rigore ci poteva stare, Toni era molto vicino alla porta. Nel primo tempo abbiamo sofferto la velocità della Roma, molto meglio nella ripresa. Siamo in una fase di transizione. La squadra è nuova. In casa stiamo andando bene, spero che si cominci a raccogliere qualcosa anche lontano da Genova. Qui aRomaera difficile far punti, ma ci è mancata la brillantezza». L'uomo che ha dato la sveglia al è l'ungherese Rudolf: «Nella ripresa abbiamo dominato. Abbiamo perso una partita che dovevamo vincere » . L'ex Kharja fa una decida a : «Merita una statua per tutto quello che ha fatto».

Ultrà Quattro giorni dopo Ivan, stadio Olimpico ultrasorvegliato ed un episodio misterioso: sequestrati machete, coltelli, bastoni e mazze a tre giovani ultrà della Lazio nei controlli prima della partita. I tre sono stati fermati e gli è stato subito notificato un daspo di 5 anni e un’ulteriore interdizione che prevede la firma in commissariato prima, durante e dopo le partite. Italia-Serbia non finisce mai.