La penna degli Altri 14/10/2010 18:35
De Rossi si arrende. Menez ci prova
DE ROSSI OUT, DUBBIO MENEZ - Chi schierare allora? Sicuramente non ce la farà De Rossi. Il centrocampista si è sottoposto oggi a un'ecografia al Gemelli intorno alle 12.45, che ha confermato il risentimento muscolare al polpaccio con edema, già evidenziato dal dottor Castellacci in nazionale. A Trigoria, dopo gli esiti dell'esame, hanno rinunciato all'idea di recuperare il giocatore. Non sono invece ancora esaurite le speranze di recuperare Menez. Il centrocampista ha riportato ieri un affaticamento al retto femorale della coscia destra. Anche per lui oggi un'ecografia, ma a Trigoria, che ha lasciato aperto il dubbio sul recupero. Domani, dopo l'allenamento, si cercherà di capire se il giocatore potrà essere a disposizione per Roma-Genoa. Magari a gara in corso. Un recupero sarebbe importante in un centrocampo martoriato dai problemi fisici.
SOS CENTROCAMPO - Nel caso - probabile - di forfait dell'azzurro, a centrocampo troverà spazio Brighi, l'unico centrocampista senza guai. Al suo fianco Pizarro, che continua ad allenarsi a scartamento ridotto per non caricare il ginocchio: un percorso personalizzato che gli ha fin qui consentito di essere sempre presente. Anche stavolta lui, come Perrotta, dovrebbe esserci: lo staff tecnico è convinto di non rischiare ricadute dando loro spazio. A completare il quartetto di centrocampo Taddei, recuperato anche se non al top della forma. Chi quasi certamente non sarà del match è Menez, fermatosi ieri per un problema muscolare al retto femorale. Oggi solo fisioterapia, le possibilità di vederlo in campo sembrano ridotte al minimo.
ADRIANO E JULIO SERGIO - A Trigoria, però, si lavora anche per il futuro: gli stop di De Rossi, Vucinic e Menez si sommano infatti a quelli di antica matrice, occorsi a Julio Sergio e Adriano. Entrambi i brasiliani lavorano a parte, con l'addetto al recupero infortunati Bertelli, per tornare a disposizione in tempi brevi. L'attaccante, che prima ancora di farsi male aveva iniziato un programma personalizzato di riabilitazione, sta ancora smaltendo il trauma alla caviglia. Prematuro formulare ipotesi sul rientro, con il giocatore che non è ancora tornato a calciare: ieri un lieve incremento dei carichi di lavoro, oggi allenamento a parte lontano dal campo. Difficile sia pronto per il Lecce tra due settimane, quando invece, a sorpresa (inizialmente si prevedeva uno stop di due mesi), potrebbe rientrare Julio Sergio. Per Adriano più semplice aspettare Basilea-Roma o il derby del 7 novembre. Il primo da romanista.
SOGNO EUROPEO - "Mi manca la Champions". Francesco Totti non perde occasione per ribadirlo. Neanche quando a chiederglielo è la rivista ufficiale del club. Il capitano romanista, unico portavoce della squadra dopo l'ufficializzazione del silenzio stampa, torna sull'inizio di stagione da brividi: "Se non ottieni risultati è facile che la squadra sia circondata da polemiche e critiche: ma la vittoria con i nerazzurri e poi quella col Cluj ci ha caricato e ha dato un segnale positivo a noi e a tutti quanti all'esterno. E la polemica dopo il cambio con l'Inter? "Ero dispiaciuto solo perché mi sarebbe piaciuto festeggiare il compleanno con un gol. Per fortuna il regalo me lo ha fatto Vucinic". Totti ribadisce concetti noti ("non sono e non sarò mai un problema per la Roma") e accoglie Borriello: "È forte, veloce, spero ci aiuti a conquistare punti e vittorie sia in Campionato che in Europa". Quella dove Totti vuole tornare a sorridere: "Speriamo di andare anche oltre gli ottavi, la Champions è l'ultimo trofeo che manca alla mia bacheca personale. So che la vittoria è un traguardo molto difficile, ma abbiamo una grande squadra e dobbiamo provarci per forza. Non dobbiamo fare calcoli sin da adesso, ogni gara in questa competizione è importante. Per andare avanti si deve giocare sempre al cento per cento". In chiusura, la ricetta per risalire anche in campionato: "Dobbiamo pensare gara per gara, come lo scorso anno, cercando di fare più punti possibili e risalendo la classifica". Senza rimpianti e senza pronostici, però: "Voltarsi indietro non serve a nulla, così come fare tabelle o previsioni: meglio guardare sempre avanti e vivere alla giornata". Un messaggio che arriverà anche dentro Trigoria.
INCONTRO - "Un episodio tristissimo del calcio moderno". Questa la fotografia di Rosella Sensi sull'interruzione della gara di martedì tra Italia e Serbia a Marassi per le intemperanze degli ultrà serbi. C'era anche il presidente della Roma, oggi, all'hotel Hilton Airport di Fiumicino per la riunione tra Lega di Serie A, Figc, presidenti dei club della massima categoria e vertici dell'Aia. Un incontro fortemente voluto dalla Lega per stabilire un momento di dialogo e trasparenza tra i dirigenti delle squadre e i responsabili dei fischietti Nicchi (presidente) e Braschi (designatore). Il numero uno giallorosso ha raggiunto la struttura intorno alle 12, insieme al direttore sportivo della Roma Daniele Pradè e al responsabile della comunicazione Enrico Bendoni. Solo una battuta, da vice presidente vicario di Lega, su quanto accaduto a Marassi due giorni fa. Neanche una parola su Totti e compagni, in onore del silenzio stampa che proprio Rosella ha imposto. Lo stesso che domani chiuderà la bocca a Ranieri.