La penna degli Altri 20/10/2010 10:38

Crisi senza fine Roma a rapporto

SILENZIO «Ci vediamo domani », gli ha detto così Claudio Ranieri ai giocatori nello spogliatoio romanista a fine partita dove il silenzio faceva male alle orecchie più delle vuvuzela. Tutti insieme a Trigoria per provare a prendere di petto quella crisi che è sempre lì, a nulla è servito il brodino del , la Roma continua a essere la controfigura di quello che si pensava potesse essere, non corre, non lotta, non convince, non vince, non pareggia, la costante per ora sono le sconfitte. Ci sa ranno tutti stamattina a Trigoria, pro babilmente anche il presidente dotto­ressa Rosella Sensi uscita dalla zona spogliatoio, accompagnata dal consorte, con una faccia che poche altre volte le avevamo visto. Si era conclusa da pochi minuti una prima riunione di una venti na di minuti tra il tecnico e i giocatori, presenti i dirigenti Conti, Pradè e Mon tali, il presidente no, se andrà, come pa re, parlerà oggi a questa squadra che non sembra più una squadra. Avreste dovuto vedere la faccia di , una faccia che dire preoccupata è poco perché ormai siamo a novembre, la classifica in campionato continua a es sere quella che è, adesso anche il futu ro in Europa è fortemente traballante lasciando spazio a sogni di gloria di Ba silea

RITIRO - Si pensava che potesse essere ordinato un ritiro anticipato, spesso pa ventato nelle settimane precedenti ogni volta che si doveva fare i conti con una sconfitta. Per ora niente di tutto questo, nessun cambiamento sul programma originale, esclusa anche una partenza anticipata per Parma magari per stare lontano da una Roma giallorossa che da stamattina comincerà a urlare la sua preoccupazione. Ma voci da dentro in nottata hanno fatto capire che, stamatti na, in quel«ci vediamo do mani », c’è anche l’ipotesi di un ritiro o una partenza anticipata verso Parma.

NUMERI - E’ una Roma che sembra non esserci più, spenta nelle gambe e nel l’anima. Ci sono i numeri a testimoniarlo, nonostante si debba sentire ancora qualcuno provare ad az zardare tesi difensive che non possono avere neppu re il supporto della fanta sia. Eccoveli i numeri del disastro: sei sconfitte nelle dodici parti te ufficiali fin qui giocate, la bellezza, anzi la bruttezza di ventuno reti incassa te in dodici gare, siamo quasi alla media di due ogni novanta minuti, uno spropo sito per una squadra che l’anno scorso aveva fondato la sua straordinaria risa lita proprio su una ritrovata compattez za difensiva. Cos’altro deve succedere perché ci si convinca che serve urgente mente trovare almeno un’idea che pos sa avvicinarci a un abbozzo di soluzio ne? Un anno fa Ranieri riuscì dopo un paio di mesi a rimettere in piedi una squadra sbandata. Sperare che ci riesca pure quest’anno, oggi sembra un eserci zio di straordinario ottimismo. Ma ai ti fosi romanisti oggi non resta che ag grapparsi a questo. Alcuni ieri sera sta vano aspettando la squadra all’esternodello stadio. Sono stati allontanati.