La penna degli Altri 04/10/2010 17:20
Confusione Roma, è crisi dallo spogliatoio alla società
SCELTE - A tutti i livelli (squadra, staff tecnico, dirigenti), sembra venuta a mancare l'unità di gruppo che lo scorso anno aveva dato sicurezze alla squadra, guidandola anche nei momenti difficili, fino alla rincorsa scudetto. L'estate ha dato vita a fratture che, oggi, si ripercuotono sulla gestione dello spogliatoio e non solo. A chi affidare la responsabilità di scelte anche impopolari? Chi deve prendere provvedimenti - quelli che non sono stati adottati con Totti e Adriano e che non colpiranno Borriello - nei confronti dei singoli? Il vuoto pneumatico a livello societario, in questo senso, non può non pesare: Rosella Sensi è in prima fila per la valorizzazione del club in attesa di un acquirente. In costante contatto con Unicredit e Rothschild, ma poco "vicina" - non è una novità - alla quotidianità di Trigoria. La figura del direttore generale auspicata un anno fa (e coperta in "incognito" da Montali), non è mai stata ufficializzata. Urge un'inversione di rotta.
COLLOQUI - Anche per questo tecnico e dirigenti hanno parlato a lungo, ieri, dopo la sconfitta. Torneranno a farlo mercoledì, giorno della ripresa degli allenamenti, quando Ranieri incontrerà la squadra. Malumori e scelte mal digerite dal gruppo (compreso il modulo di Napoli): tanti i "perché" a cui il tecnico chiederà una risposta chiara. Nelle ultime due gare, ha lasciato dubbi anche la gestione di Totti: da sostituito (con regolarità disarmante nei primi impegni stagionali), a insostituibile (novanta minuti contro Cluj e Napoli). Una tutela eccessiva condizionata, probabilmente, dalla polemica dopo Roma-Inter. Che, però, rischia di scontentare tanti. Dentro e fuori la squadra.
RIPRESA - Anche lo staff dirigenziale, mercoledì, si soffermerà con tecnico e giocatori per cercare di mettere la squadra di fronte alle proprie responsabilità: che il gruppo sia attrezzato per lottare ai vertici è convinzione profonda di tutti, a Trigoria. Dove, invece, non è previsto un incontro tra lo staff e Rosella Sensi. Quello che il presidente voleva dire lo ha detto ieri al telefono a Montali e Pradè. Nel colloquio, però, non sono state pronunciate frasi come quel "Visto dove siamo finiti?", filtrato in queste ore, che ha fatto innervosire non poco (eufemismo) i diretti interessati. Intanto, la squadra riposerà per due giorni. Quarantotto ore utili a staccare la spina, prima di tuffarsi in due settimane di lavoro durissimo. All'appello mancheranno gli otto giocatori convocati in nazionale: Borriello, De Rossi, Mexes, Burdisso, Lobont, Vucinic, Riise e Okaka. Almeno per loro, un po' di ossigeno lontano dall'aria di crisi.