In porta ritorna Julio Sergio — Bertagnoli per la lista dei convocati —, dopo un’assenza che dura dal 22 settembre per colpa dell’infortunio alla caviglia subito in Brescia-Roma. In panchina ci sarà Lobont, con Doni neppure nella lista dei 20 convocati.

In difesa sono sicuro Cassetti, Juan e Riise. La quarta maglia sembra più di Burdisso che di Mexes, anche per un discorso di turn-over: il francese dovrebbe tornare titolare a Basilea, mercoledì, anche per contrastare i centimetri di Streller. Da oggi a metà 14 novembre, la Roma affronterà in fila: Lecce, Basilea (3), Lazio (7), Fiorentina (10) e Juventus (14).

Al posto degli infortunati Taddei e Pizarro giocheranno Perrotta («È fuori ruolo, lo so, ma non ho altra scelta», ha detto Ranieri) e Daniele De Rossi («Non può essere al 100%, ma giocherà davanti alla difesa, in un ruolo che lui gradisce»). De Rossi rientra dopo aver saltato Genoa, Basilea e Parma per un infortunio al polpaccio subito in ritiro con la nazionale. Bocciato per l’ennesima volta Fabio Simplicio, con una motivazione comunque valida: «Potrei inserirlo dal primo minuto in una squadra che funziona. In una che fatica, invece, mi fido di più di una coppia più collaudata come De Rossi-Brighi».

Confermato il tridente di Parma, con Vucinic ancora chiamato a fare l’esterno sinistro di centrocampo e con Totti e Borriello a cercare un’intesa ancora poco lubrificata.

Ritorna tra i convocati Jeremy Menez, anche lui assente da tempo: ultima presenza Napoli-Roma del 3 ottobre, quando fu sostituito per motivi poco comprensibili dopo 45’. Il francese potrebbe andare in panchina, mandando in tribuna Julio Baptista. Il brasiliano è uno dei misteri di Trigoria: in allenamento fa ottime cose, in partita sbaglia giocate anche elementari.