La penna degli Altri 15/10/2010 09:17

«Con Borriello ci riprenderemo»

Ha voglia di tornare a vincere, vuole ritrovare quel gol che gli manca dalla fine dello scorso campionato. Vuole tutto, senza porsi limiti, ma facendo un passo alla volta. «Dobbiamo pensare gara per gara, come lo scorso anno, cercando di fare più punti possibili e risalendo la classifica - ha detto Francesco in un’intervista alla rivista ufficiale della società - Voltarsi indietro non serve a nulla, così come fare tabelle o previsioni: meglio guardare sempre avanti e vivere alla giornata». Magari isolandosi da tutte le voci di questo periodo, alimentate anche dall’assenza di partite a causa della sosta per le nazionali. «Quando parte la stagione e non ottieni risultati è facile che la squadra sia circondata da polemiche e critiche - ha spiegato -. Ma la vittoria con i nerazzurri e poi quella col Cluj ci hanno caricato e dato un segnale positivo a noi e a tutti quanti all’esterno.

Per quel che riguarda la mia situazione personale dico che con l’Inter ero dispiaciuto solo perché mi sarebbe piaciuto festeggiare il compleanno con un gol… per fortuna il regalo me lo ha fatto Vucinic. Come ho già detto dalle pagine del mio blog: io non sono mai stato, non sono, né sarò mai un problema per la Roma, che

è la squadra che amo».


 

E non sarà un problema neppure trovare la giusta intesa con Borriello: «Marco è una punta davvero forte, veloce, che fa movimento, dotato di un bel tiro, anche in acrobazia, come avete visto col Cluj. Sono sicuro che continuerà a fare bene con noi e spero ci aiuti a conquistare punti e vittorie sia in Campionato sia in Europa».

Ovvero in , quella che sogna di conquistare: «Spero di andare anche oltre gli ottavi. E’ l’ultimo trofeo importante che manca alla mia bacheca personale. So che la vittoria è un traguardo molto difficile, ma abbiamo una grande squadra e dobbiamo provarci per forza. Per andare avanti in si deve giocare

sempre al 100% ogni gara»
. Poi Francesco torna a parlare di sé e dei romani: «Abbiamo tanti pregi, ad esempio la simpatia, la schiettezza, la generosità e, come tutti, anche qualche neo, come forse il fatto che a volte ci ritengono troppo “caciaroni”. Io come tutti non sono perfetto, ma a dare giudizi su di me devono essere gli altri, soprattutto chi mi conosce bene, come i miei genitori o mia moglie…». E il futuro? «Tutti sanno che mi piacerebbe rimanere nel club da dirigente, ma ci penseremo a tempo debito. Adesso voglio giocare e continuare a dare il mio contributo in campo a questa causa, che ho sposato praticamente da bambino e che porto avanti da oltre venti anni…»