SFORTUNA? MA DAI - Gira pure male perché certi tiri di Totti, certe mischie nell’area di rigore avversaria, senza contare il palo di Taddei, nella scorsa stagione avrebbero dato ragione a Ranieri (oggi 59 anni, che brutto brindisi). Ma la verità, in un turbine di domande senza risposta, è che la squadra è a terra. Si impegna, per carità, con i nervi più che con le gambe. Però è po co attenta, poco compatta, poco creativa. In attacco sbaglia troppo e in difesa spro fonda contro chiunque. E la gente se ne è accorta. Prima disertando l’Olimpico - pes simo segno, questa è la Champions League - poi sopportando un pessimo spettacolo fi no all’1-3. Infine esplodendo in una raffica di fischi, mentre Lobont e Taddei in mezzo al campo ringraziavano per il sostegno.

NIENTE SCUSE - Non è bastato nemmeno il quinto gol stagionale di Marco Borriello, innescato da una palla di Totti che cantava e ballava, a salvare la Roma. Un attimo di calcio frizzante, un sospiro di classe che aveva fatto credere a un risultato migliore. Ma serviva ben altro e an che Borriello a fine partita lo riconosce, partendo da un eufemismo dichiarato: « Diciamo che è stata una serata no » . Ma sì, diciamolo, an che se la realtà è molto peg giore. Come la situazione del gruppo di Champions. « E’ una sconfitta pesantissi ma - spiega, con lo sguardo fisso nel vuoto -speriamo che non ci costi cara nell’ot tica della qualificazione. Contro il Basilea, per giunta nel nostro stadio, ci giocava mo molto. E invece è andata male ». Dopo la sconfitta di Napoli, Borriello aveva mes so la Roma sul piano delle grandi d’Euro pa. Stavolta non se la sente di pensare co sì in grande ma assicura che il gruppo non si arrenderà:«Siamo uomini, dobbiamo di mostrarlo. L’abbiamo già fatto la scorsa settimana contro il Genoa, una partita dif ficile in un momento delicato della stagio ne. Ora è capitato un altro piccolo inconve niente ». Ancora un eufemismo, giusto per non sembrare catastrofici dopo due mesi di partite:« Speriamo di ripartire già do menica a Parma». In una partita piena di incognite legate all’orario. Ma chissà che giocando in tarda mattinata, la Roma non trovi dentro di sé i bioritmi giusti. Magari seguendo Borriello, uno che non sbagliamai un colpo.