La penna degli Altri 05/10/2010 13:21
Ammonizione Consob sugli stipendi dei calciatori

La Consob sollecita una «migliore informativa» sui criteri di contabilizzazione dei compensi ai procuratori, nel caso in cui siano «condizionati» ad esempio alla permanenza del calciatore presso la società oppure no. I procuratori sono gli intermediari, consulenti dei calciatori che, con i loro lauti compensi (intorno al 5% dello stipendio lordo dei giocatori), rappresentano un balzello aggiuntivo imposto sulle squadre.
L'altra richiesta della Consob è legata al nuovo corso delle squadre di serie A, l'enfasi sulla componente variabile dello stipendio dei calciatori, legata ai risultati o ad altri parametri, rispetto al fisso. Viene così chiesto di «integrare l'informativa» sul trattamento contabile dei «compensi variabili eventualmente previsti nei contratti sottoscritti con i calciatori».
Non si tratta di «obblighi normativi ulteriori», precisa l'atto adottato dalla Consob il primo ottobre, ma di una «raccomandazione» che integra una precedente nota, del 9 dicembre 2002, sulle società di calcio in Borsa. È una raccomandazione solo per tre, visto che su 20 squadre in serie A, sono quotate solo Ss Lazio, As Roma e Fc Juventus.
Da pochi giorni le tre società hanno reso noti i conti dell'esercizio al 30 giugno 2010. I rendiconti, non ancora pubblici nella loro interezza (eccetto quelli della Lazio), sono ora sottoposti agli organi di vigilanza interna e ai revisori esterni. La mossa della Consob è legata alla lettura di quanto emerso dalla documentazione disponibile.
Il richiamo della Consob è sicuramente utile. Sarebbero però soprattutto molti dei 17 club non quotati a dover migliorare la trasparenza, sia accelerando i tempi con cui rendono pubblici i fascicoli di bilancio, sia ampliando le informazioni pubblicate. Ma su questi club la Consob non ha poteri. E la Covisoc, la commissione di vigilanza istituita presso la Figc, non sembra perseguire l'obiettivo di aumentare i doveri di trasparenza e pubblicità rispetto alle norme, piuttosto lasche, del codice civile.
Chissà se, nell'emettere questa raccomandazione, la Consob si è pentita di aver adottato, il 14 luglio 2009, la delibera con cui esonerava Lazio e Roma due tra le più dissestate, come dimostrano i debiti scaduti (quasi 16 milioni per la Lazio, mentre il comunicato della Roma non ha questo dettaglio) e il ritardo fino a tre mesi nel pagamento degli stipendi dall'obbligo di rendiconto finanziario mensile. Le due romane sono state tolte dalla «lista nera» e ammesse in una zona grigia, dove c'è solo qualche obbligo trimestrale di fornire più dati. La Consob rinnova anche «la massima prudenza» nelle dichiarazioni sul calcio-mercato.
In Borsa, dopo la conquista del primo posto, ieri la Lazio ha guadagnato il 16,13% a 0,4715 euro, la Roma ha perso il 2,97% a 1,111, invariata la Juventus.