La penna degli Altri 05/09/2010 11:04

Vucinic: «Finalmente mi sono sbloccato»



Parole importanti, quelle di Vucinic, che sicuramente faranno piacere anche a Claudio Ranieri. L’allenatore

fin dal primo giorno che ha messo piede a Trigoria ha dimostrato di puntare tantissimo su di lui, che la scorsa stagione ha ripagato ampiamente la fiducia, con gol decisivi e giocate di altissimo livello, necessarie per spingere la Roma a giocarsi lo scudetto all’ultima giornata. Quest’anno la ripresa è cominciata  nel peggiore dei modi, con la disastrosa gara del Meazza in Supercoppa e l’altrettanto negativa partita all’Olimpico

contro il Cesena. Con l’arrivo di Borriello, poi, la concorrenza in attacco è aumentata e questo potrebbe

essere un ulteriore stimolo per il capitano del Montenegro. 

Le indicazioni arrivate da Podgorica, come detto, sono positive, a cominciare dal gol decisivo messo realizzato

in stile Vucinic: fuga di potenza sulla sinistra lasciando tre uomini sul posto, ingresso in aria e bolide sul primo palo. Una rete che «ci voleva» tanto che l’esultanza è stata di quelle da grandi occasioni, con un malcapitato steward travolto nella gioia. Martedì Mirko tornerà in campo contro la Bulgaria, poi volerà direttamente a Roma per mettersi a disposizione di Ranieri in vista della trasferta di Cagliari.



A gennaio, sotto al diluvio del Sant’Elia, ci fu una scena bellissima: era il giorno della Befana, in tribuna un

bambino col papà, sciarpa della Roma e cappellino in testa, lo chiamò per tutta la partita, ma Vucinic era troppo impegnato a giocare. Al novantesimo, nonostante l’amarezza per il pareggio in extremis, Mirko stava scendendo le scalette per gli spogliatoi quando si è ricordato, all’improvviso, del bambino che l’aveva chiamato. Tornò indietro e gli mandò un bacio. Lo stesso bacio che si appresta, tra poche settimane, a dare al suo piccolo Alexander. Le dediche dopo i gol sono già pronte: adesso che si è «sbloccato» Mirko non vuole più fermarsi.